Classifiche speciali

La classifica dei 10 libri più belli letti nel 2021

6) Vite che non sono la mia – Emmanuel Carrère

Al sesto posto un libro che oserei definire completo: perché Emmanuel Carrère in Vite che non sono la mia parla di tutto, cioè di vita, di morte, di dolore, di sofferenza, di paura di perdere. Una lettura straordinaria.

“Ho particolarmente apprezzato la lucidità con cui Carrère tratta argomenti difficili come la paura della perdita, l’estrema sofferenza di chi ha perso, la morte. Perché in questo libro non c’è la spettacolarizzazione del dolore, né la ricerca del sensazionalismo o del colpo a effetto per inchiodare il lettore sull’albero della pietà. La narrazione non ha l’obiettivo di spiegare cosa sia il lutto, che è qualcosa più grande di noi, ma semplicemente di descriverlo, di narrarlo, mettendoci davanti all’estrema fragilità della vita, e ne risulta una lettura profonda, intensa, coinvolgente e sì anche dolorosa”.

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“Vite che non sono la mia” di Emmanuel Carrère, edizioni Adelphi.

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Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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