L’antropologia in tre libri
Matteo Meschiari – Artico Nero
Te ne stai lì a leggere questo libro. Mi fa piacere. L’ho scritto per me, per fare i conti con un’estate dolorosa, e l’ho scritto per te. Bene, allora. Eccoci qui. Parliamo di colonialismo, tu e io, da casa, dai nostri divani.
Meschiari è l’unico fra i tre ad essere un antropologo. Per questo motivo, ne Artico Nero, riesce ad entrare con forza nella bolla di sapone del lettore. Sette episodi per raccontare sette popoli dell’estremo nord dove sembra non essere mai arrivata la colonizzazione.
Meschiari schiaffeggia con irruenza il lettore, lo porta con forza in quelle realtà. Si chiede perché siano aumentati i suicidi in Groenlandia dopo che sono arrivati i danesi. Perché l’uomo è stato reso schiavo di una terra nella quale viveva già, in perfetto equilibrio con l’ecosistema.
Artico Nero mostra, racconta, spiega e domanda: dov’è la storia di ogni singolo individuo che l’uomo ha dovuto aggiustare perché diverso?