Tre Libri

L’antropologia in tre libri

L’antropologia è spesso associata a strambe teorie e manuali ricchi di fotografie di indigeni. L’antropologia è forse la materia più utile per gli scrittori: con l’antropologia impariamo a raccontare e a leggere gli uomini. Tre autori, tre libri, un’analisi dell’uomo.

Doris Lessing – Racconti africani

Noi usavamo definirli “buoni” o “cattivi” a seconda di come svolgevano le loro mansioni: erano pigri o solerti, obbedienti o irrispettosi? E i nostri giudizi erano più o meno bonari a seconda del nostro umore. “Cosa puoi pretendere da questi selvaggi?”, dicevamo quando eravamo ben disposti. Ma se eravamo irritati il commento era: “Maledetti negri! Come staremmo meglio senza di loro!”

La Lessing non è antropologa, eppure è stata in grado di apprendere nella sua esperienza da adolescente quello che apprenderebbe, forse, un antropologo.

La sua adolescenza l’ha trascorsa nella vecchia Rhodesia dove si respirava aria di colonialismo. Bianchi che all’improvviso diventano padroni dei neri. Quando ancora le teorie di Franz Boas non avevano varcato i confini dell’Artico, probabilmente. Ne Racconti africani la Lessing prova a raccontare con naturalezza quello che da bambina era abituata a vivere.

Nel primo racconto, il più importante, si legge già come quel velo di ipocrisia tipico della cultura occidentale cade dagli occhi di una bambina. L’antropologia è qui, davanti all’osservazione partecipata del colonialismo non condiviso.

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Ylenia Del Giudice

Classe '89, romana. Libraia per vocazione, leggo scrivo leggo ancora e parlo di libroterapia

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