Ho letto questo libro senza conoscere nulla della storia, l’ho finito in pochi giorni e in quei pochi giorni ho provato emozioni forti, contrastanti, ancora da riordinare davvero. Imago Lux di Adriano Angelini Sut – Edizioni Ensemble, è uno di quei libri che, ne sono certa, se non fosse stato scritto così – bene, con una scrittura delicata ma incisiva, precisa e mai pesante – avrei mollato dopo poche pagine. Perché la storia è una di quelle che danno un pugno nello stomaco, che non tutti sono disposti a leggere e a farlo in qualsiasi momento.
La storia e i temi
La vicenda è quella descritta dalla protagonista, una psichiatra, scrittrice e docente, che racconta in prima persona le esperienze a dir poco particolari della sua vita. Lei, che ha trovato l’amore della sua vita già in adolescenza, che ha avuto una carriera invidiabile, ha dovuto nel frattempo affrontare delle tragedie familiari di non poco conto. Sua sorella prima e sua nipote cinquant’anni dopo vengono in contatto con il Maligno, una parte ignota e sconosciuta che può fare di noi quel che mai immagineremmo. La storia di Liliana, sorella della scrittrice Eva, scomparsa misteriosamente dopo aver incontrato un uomo particolare ed essere entrata a far parte di una Comune ambigua, la induce a dedicare la vita alla ricerca di una componente ignota della spiritualità e della scienza. Un percorso che non finirà praticamente mai, con una storia che si ripeterà con sua nipote Giulia. Tutto si svolge prima negli anni ’70 e poi ai giorni nostri, a cavallo tra il 2019 e il 2020, tra la normalità e l’inizio degli eventi che hanno cambiato per intero le nostre vite. Il “virus” che, diverso ma con le stesse modalità di attacco del Covid19, colpisce Liliana prima e Giulia poi diventa protagonista assoluto di un libro i cui piani narrativi sono molti e complessi nonostante la storia sia unica.
Religione, scienza, spiritualità e vita vera: tutto questo nel romanzo viene analizzato con precisione e professionalità. Non c’è mai imposizione di pensiero, c’è una storia che lascia spazio all’interpretazione nonostante le convinzioni dei personaggi. C’è una teoria forte e chiara, ma al lettore vengono offerti tutti gli elementi per comprendere, ragionare, pensare.
Quel che rende Imago Lux un libro di livello è indubbiamente la capacità di raccontare una storia così complessa e forte senza banalità e superficialità, senza renderla mai surreale e anzi ancorandola incredibilmente anche al mondo scientifico con cui da sempre certi argomenti si scontrano. Viene fuori quel che sicuramente non sapevamo: ci sono studi, e studiosi, che non escludono la scienza mentre credono alla spiritualità e viceversa; ci sono pezzi di storia che trascuriamo troppo; oggi può accadere quel che crediamo relegato solo al passato e a racconti fantastici. Ma, più di tutto, più dei piani diversi su cui ognuno può fare le proprie valutazioni, in questo libro c’è una morale forte e definita, qualcosa che dobbiamo accettare una volta per tutte. C’è del buono e del cattivo in questo mondo, c’è la possibilità che accadano cose, come la stessa pandemia che stiamo affrontando, che sfuggono al nostro controllo, che ci mettono a tappeto e ci tolgono anche la forza e la capacità di reagire troppo spesso. Si può convivere con l’inspiegabile, anche accettando che su alcune cose certezze non ne avremo mai.
I personaggi di questa storia sono tutti importanti, tutti un fondamentale tassello. Alla fine del libro li conosciamo tutti, anzi già durante la storia sappiamo immaginare come si comporteranno. Poi c’è l’Imago Lux, che non è un personaggio ma un quadro, il cui nome, l’oscura rappresentazione della luce, diventa simbolo di quella oscurità che fa da padrone in gran parte di questa storia, ma anche della nostra storia.
“Io non osavo fare ipotesi per non cadere nell’errore classico: fidarmi delle apparenze. L’Imago Lux in fondo era un insegnamento. La luce era luce e non la sua rappresentazione. Senza ombra non poteva darsi luce e nel momento in cui pensavo di essere sul punto di afferrare un indizio quello svaniva come non fosse mai esistito. Un fantasma evanescente.”
Le ricerche di Eva Roscioli sono tante, continue e mai semplici. Complesse come l’intera storia, come la vastità del mondo, della scienza e della spiritualità.
I pensieri
Questo però è importante: Imago Lux non è un libro per tutti, sebbene dopo la lettura si pensa che tutti dovrebbero leggerlo. Osa molto, a volte anche troppo. Colpisce a fondo chi lo legge e lo fa senza remore perché quello è sicuramente il suo intento. Una narrazione particolare che mette in luce anche il coraggio di Edizione Ensemble nell’esporsi con una storia così, a mio parere facendo bene. Con la consapevolezza di poter essere compresi forse a metà, ma con la voglia di dar spazio ad una letteratura diversa nei contenuti, mentre rimane stilisticamente bella perché lineare e classica.
Potrebbe all’apparenza essere una semplice storia di diversa spiritualità, di esorcismo e di mondo altro ma è tutt’altro. Nel romanzo ci sono argomentazioni e tematiche da cui è semplice dissentire, cui si può non credere e questo testo fa si che rimanga cosa lecita, ponendoci però di fronte realtà importanti. La vera sfida di Imago Lux forse è tutta qui.
Quel che sorprende di Imago Lux è anche la capacità di collocare la storia in determinati momenti storici senza banalizzarli, senza farsi trascinare dall’enorme difficoltà che il parlare dell’oggi comporta. Sa farlo pur essendo un libro complesso da leggere e di cui parlare, sebbene da dire ce ne sarebbe tantissimo, tanto denso che mentre ne scrivo penso che forse l’unico modo per conoscerlo è leggerlo tutto.
“Imago Lux” di Adriano Angelini Sut, Edizioni Ensemble. Biro & Taccuino.