D ov’è casa mia è un libro che ti strappa dalla tua comoda quotidianità per catapultarti in un mondo lontano, dove a dominare non è la luce degli smartphone bensì quella dello scoppio delle bombe, la luce della paura e della disperazione di chi quelle terre le abita, le vive, e da cui troppo spesso è costretto a fuggire per sopravvivere.
Davide Coltri, operatore umanitario, uno di quelli che sì, va ad aiutare i migranti a casa loro, ci racconta le sue esperienze umanitarie, ricostruisce quelle che gli sono state riportate, e seppur in forma romanzata sono storie che ci presentano la realtà di quei paesi in cui la guerra ha lasciato solo macerie ma in cui ci sono anche persone che non si danno per vinte e che credono nella solidarietà e nel lavoro comune.
“In un passato lontano, le donne erano considerate sacre, ma gli uomini, soprattutto in questa regione, ci hanno tolto i nostri diritti, siamo diventati oggetti, buoni per cucinare e allevare bambini. Ora ci stiamo riprendendo il ruolo che meritiamo. Combattendo, io e le mie compagne dimostriamo che le donne possono fare tutto ciò che fanno gli uomini. La nostra battaglia non è solo per le donne curde, è per le donne di tutto il mondo”. “Sai benissimo che l’Isis farà di tutto per ucciderti e per evitare che il tuo ideale diventi realtà. Non hai paura?”. “I terroristi devono avere paura. Sono esseri umani, come me, con armi e volontà di combattere, ma quello che i terroristi non hanno è un’idea per cui valga la pena vivere. Loro lottano per morire, io lotto per vivere”
I protagonisti di Dov’è casa mia
Assolutamente da leggere.
“Dov’è casa mia” di Davide Coltri, edizioni Minimum Fax. Libri in Pillole.