Chourmo è il secondo capitolo della trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo, il romanzo che segue Casino totale e che ci riporta davanti a luoghi e personaggi già conosciuti: c’è Marsiglia con le sue declinazioni più buie; ci sono le cités, aree oscure abitate prevalentemente da migranti, in cui si respira aria elettrica e criticità; ci sono i gruppi mafiosi che, per perseguire i propri interessi economici, si insinuano nelle crepe di una società frammentata e sempre più violenta, lontana da quella luce che dovrebbe permettere di sperare in un futuro migliore.
“Un immigrato è qualcuno che non ha perso niente, perché lì dove viveva non aveva niente. La sua unica motivazione è sopravvivere un po’ meglio di prima”.
Ma poi c’è il mare, quel mare di Marsiglia che lava e porta via lo sporco, quel mare che può riequilibrare ciò che è sbilenco, quel mare dove si torna quando è necessario riempirsi occhi e naso di colori e profumi che diano speranza.
“Ebbi un conato di vomito. Corsi in fondo alla terrazza e vomitai sugli scogli. Un’onda si infranse, divorando il mio rifiuto del mondo. La sua disumanità e la sua inutile violenza. Guardai la schiuma bianca lambire gli anfratti dello scoglio prima di ritirarsi. Mi faceva male lo stomaco. Il corpo cercava la bile. Ma non avevo più nulla da vomitare. Solo un’immensa tristezza”.
È ancora Fabio Montale il protagonista di questo secondo romanzo di Izzo, anche se stavolta non indossa né divisa né distintivo: ma è sempre lui che ci porta a scoprire gli anfratti più oscuri della vita marsigliese, lì dove si creano quelle scintille che rischiano di diventare roghi che bruciano tutto, lì dove solo chi è dotato di umanità ed empatia può intervenire per mitigare il dolore e le lacrime di chi vive circondato dall’ombra. E quel mare che, come un compagno di vita, è sempre pronto a restituire la calma e, forse, anche la speranza.
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“Chourmo” di Jean Claude Izzo, edizioni E/O. Libri in Pillole.