Fertilemente

“Domani e per sempre” di Ermal Meta: recensione libro di Fertilemente

Per il mio giro del mondo in 80 libri mi sposto in Albania, seconda tappa.

“<<Per esempio: a cosa serve il Muro? A dividere una città, un paese? A unire tutti sotto un unico ideale o a dare a tutti la stessa cosa da odiare? Credimi, Kajan, odiare insieme unisce di più che amare insieme. Il Muro ci protegge, ci dicono, ma non ho mai capito se ci protegge da loro o da noi stessi. In ogni caso il Muro non ci risparmia il male peggiore di tutti>>

<<Quale?>>

<<La speranza>>”

Ho iniziato con aspettative altissime questo libro, che racconta la storia di un piccolo Paese, separato dall’Italia da un braccio di mare. le cui vicende si sono intrecciate con le nostre molte volte.

Kajan è un bimbo che vive in campagna con suo nonno, mamma e papà sono partigiani, stanno combattendo contro gli invasori tedeschi per liberare l’Albania. E un tedesco, un nemico che nemico non è, darà l’innesco decisivo alla sua vita, insegnandogli un idioma che lo salverà e una lingua universale che non conosce confini e appartiene a tutti, la musica.

I partigiani vincono, ma nel piccolo Paese “liberato” si instaura la dittatura comunista, in Europa ci sono divisioni e Muri, e Kajan vivrà molte vite e molti inizi dagli esiti imprevedibili. La musica gli consentirà di sopravvivere a dolori insopportabili, prigionie opprimenti, bisogno e povertà, paura e solitudine. Quella musica che si suona anche senza che gli altri la possano sentire, su un pianoforte di stoffa o inciso nel pavimenti di una cella, capace di evocare nella mente voli liberi ad ali spalancate.

Primo libro di Ermal Meta, storia molto forte, forse in alcuni punti un poco “incartata” nelle descrizioni (ma è il primo libro e glielo perdoniamo volentieri). Il finale chiude un cerchio che ha compiuto in realtà spirali immense.

“Per ogni colpo che la sorte gli aveva inferto, pensò, gli aveva riservato anche una carezza, una piccola salvezza, come una fessura in cui infilare la mano per aggrapparsi durante la scalata di una parete liscia e priva di appigli. Forse è vero che la vita con una mano ti lancia nel vuoto e con l’altra ti afferra poco prima che tu cada al suolo”.

Domani e per sempre” di Ermal Meta, La Nave di Teseo, Fertilemente.

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