Ho iniziato un viaggio, “il giro del mondo in 80 libri, non so quanto durerà e al momento non so nemmeno tutti i posti in cui mi porterà…ma voglio riuscire a leggere storie scritte da autori provenienti da 80 paesi e a colorare il mio planisfero.
“Stanotte guardiamo le stelle” di Alì Ehsani
Tappa 1: Afghanistan
Inizio dall’Afghanistan, da una piccola grandissima storia, una storia di tenacia, forza, dolore, trionfo. Una storia che in alcuni momenti mi ha tolto il respiro.
Alì vive a Kabul, non ha mai visto la sua città se non sotto le bombe e la guerra. Un giorno torna a casa da scuola e la casa non esiste più, non riconosce il suo ambiente in quelle macerie che un razzo ha lasciato a terra insieme ai suoi genitori. Alì è un bambino, pensa di aver sbagliato strada, si protegge così dall’orrore e aspetta. Di certo qualcuno verrà a prenderlo, si dice.
Da lì inizia un lungo viaggio assieme a suo fratello Mohammed, tutto ciò che resta della sua famiglia, l’unico con cui ripassare ogni sera colori, cibo e profumi di casa per provare a non dimenticare e a non perdere la sua identità. Arriverà in Italia Alì, il paese dove si fermerà e creerà di nuovo una casa, dopo un viaggio con tante tappe e tanta disperazione, andate e ritorni. E’ tutto vero. E fa male al cuore.
Lo farei leggere ai giovani questo libro perché conoscano. E a chi non capisce che fame e guerra danzano insieme un ritmo macabro e chi non capisce che tutti al mondo cerchiamo un posto da chiamare casa. Ma forse lo farei leggere a tutti questo libro. Nessuno escluso.
Consiglio di cercare su Raiplay un piccolo film, un corto, tratto da questo libro. Stupendo. Si chiama Baradar: 15 minuti di emozione.
“Chi parla degli emigrati usa spesso la parola ‘disperati’, ma quello che invece penso oggi, a Roma, nella mia vita italiana, è che non c’è niente di più simile alla speranza nel decidere di emigrare: speranza di arrivare da qualche parte migliore, speranza di farcela, speranza di sopravvivere, di tenere duro, speranza di un lieto fine come al cinema. Penso che sia normale che ogni essere umano cerchi disperatamente di migliorare la propria condizione e in alcuni casi muoversi è l’unico modo per farlo”.
“Stanotte guardiamo le stelle” di Alì Ehsani e Francesco Casolo, Feltrinelli, Fertilemente.
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