3) Figlia della cenere – Ilaria Tuti
Ho proposto “Figlia della cenere” di Ilaria Tuti. Ancora una volta un thriller mozzafiato si intreccia con la storia della commissaria Battaglia, una donna che ha affrontato le sue fragilità e continua ad affrontarle sempre a testa alta e con grande coraggio. Inutile dirvi che la Battaglia è uno dei miei personaggi preferiti! Straconsigliato! (Damilia Termini)
Ho votato Figlia della cenere perché trovo che Ilaria Tuti si stia superando libro dopo libro. Nel primo e nel secondo il suo stile (che amo) era forse non proprio accessibile, dato un uso dell’italiano a tratti aulico, si è sempre più limata da questo punto di vista e le storie restano bellissime. (Luisa Musto)
«La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l’assassino parlerà di me.»