Le Plurali: la casa editrice che promuove il talento delle donne
Promuovere il talento delle donne, lavorando per le donne e con le donne: è questo il manifesto de Le Plurali Editrice, un nuovissimo progetto editoriale indipendente, inclusivo, tutto da scoprire. Incuriositi da questa splendida proposta, ne abbiamo parlato con Valentina Torrini, fondatrice e ufficio stampa della casa editrice, che ci ha raccontato la storia de Le Plurali Editrice.
Come nasce l’idea de Le Plurali Editrice?
Abbiamo fondato le plurali nel Marzo 2021, in piena pandemia. Avevamo iniziato a lavorare al progetto già da Ottobre 2021 e, in meno di cinque mesi, siamo riuscite a mettere in piedi la nostra creatura. Tutte e quattro siamo partite da zero, mettendo insieme, come in un puzzle, le nostre competenze, dalla grafica alla traduzione, all’editing e alla gestione dei social media. Quello che ci univa era una forte passione per la scrittura, la lettura e per i libri. Così, abbiamo radunato le forze per creare un progetto tutto nostro. Il perché sta proprio nella volontà di “fare cultura” e proporre una nostra visione che, speriamo, venga sempre più condivisa. Con la scelta di pubblicare solo autrici, ci siamo poste l’obiettivo di promuovere il talento delle donne, dare loro uno spazio di visibilità commerciale e, soprattutto, mantenerlo in vita o riproporlo in veste moderna; è il nostro modo di intervenire nella società sia culturalmente che politicamente.
Che tipo di pubblicazioni propone?
La scelta principale che ci caratterizza è certamente quella di pubblicare solo testi di autrici, sia di narrativa che di saggistiche, che abbiano un messaggio femminista.
Le collane sono quattro (il 4 è un numero un po’ magico per noi, che ricorre spesso nel nostro progetto: 4 socie, 4 colori, 4 collane).
Radici è la collana che riscopre e ripropone testi di autrici del passato, pioniere del femminismo o scrittrici rimaste nell’ombra o mai pubblicate in Italia.
Sagge è la collana di saggistica con cui vogliamo portare alle lettrici e ai lettori nuovi punti di vista su tematiche femministe, ma anche e soprattutto, attuali nella nostra società contemporanea. L’ultima pubblicazione, Felicemente seduta della scrittrice e docente statunitense Rebekah Taussig, per esempio, tratta il tema della disabilità da un punto di vista spesso marginalizzato, quello di una donna in sedia a rotelle.
Le bussole invece rispondono alla domanda “che guida potrebbe servire a una donna (ma anche a un uomo, eh!) di oggi?”. Sono libretti in formato tascabile che forniscono degli strumenti pratici, una sorta di cassetta degli attrezzi, per districarsi in maniera consapevole in alcuni aspetti pratici della socialità, della quotidianità e della cultura. Ad oggi ne sono uscite due: una sul cinema e una sulla sessualità.
Cantastorie è la nostra collana di narrativa contemporanea che spazia dal racconto storico a narrazioni distopiche e antispeciste, al thriller psicologico con protagonista un’ispettrice transgender. Quest’ultimo, Ancora un’altra di Sabrina Mills, uscirà il 29 giugno: una lettura perfetta per l’estate.
Come vengono selezionati i titoli pubblicati?
I testi da pubblicare sono frutto di una ricerca approfondita, soprattutto per le collane Sagge e Radici. Cerchiamo di scovare testi sia italiani che esteri che diano voce a esperienze diverse, spesso sottaciute o marginalizzate. Le prime due Sagge che abbiamo pubblicato, per esempio, sono testi autobiografici che con piglio brillante e ironico trattano temi importanti come la disabilità e i ruoli di genere, sempre con una solida base teorica e sociologica.
Cantastorie è la collana che raccoglie soprattutto i manoscritti che sono spesso proposti dalle autrici stesse oppure tramite agenzie letterarie.
Ancora un’altra e Come volano le api di Chiara Castello (una distopia antispecista immagina un mondo al collasso climatico e umano, in cui le api rappresentano un segno di speranza e di salvezza) sono le prime due uscite.
Le caratteristiche che ci colpiscono sono principalmente queste: una scrittura originale, un tema che non sia scontato e che racconti pezzi di esperienze diverse che le donne attraversano, personagge interessanti, controverse e complesse, non appiattite in stereotipi o gabbie sessiste. Ci occupiamo infatti della selezione con grande attenzione.
Dove possiamo trovare i libri de Le Plurali Editrice?
Le nostre pubblicazioni (il 29 giugno arriveremo a quota 8) si trovano in libreria (se non sono disponibili a scaffale, possono essere ordinate) e nei maggiori store online (Amazon, Libraccio, Feltrinelli, IBS, Unilibro etc.). Tutti i nostri libri hanno sia una versione cartacea che una ebook (l’ideale per lettrici e lettori forti, ora che si avvicinano le vacanze estive e la preparazione della valigia!). Sono in vendita anche dal nostro sito internet https://lepluralieditrice.net/, dove si possono acquistare anche i nostri gadget (tote bag, portalibri cuciti a mano e quaderni). Se si acquista dal nostro sito, si riceverà il libro confezionato con un bel pacchettino: teniamo molto che chi sceglie di sostenere il nostro progetto si senta unica/o ma plurale, come recita il nostro motto!
Chi c’è dietro Le plurali editrice?
Siamo quattro socie fondatrici: Beatrice Gnassi (traduttrice ed editor di letteratura straniera), Clara Stella (editor letteratura italiana, ricezione manoscritti), Hanna Suni (grafica, impaginazione) e Valentina Torrini (ufficio stampa, comunicazione). Abbiamo compiti e ruoli diversi e precisi ma condividiamo ogni decisione importante: ognuna di noi può anche sostituire l’altra quando c’è bisogno. Prima ancora di essere colleghe siamo amiche e questo è un elemento di coesione che rende il lavoro piacevole e facile da affrontare. La nostra formazione varia: Beatrice è traduttrice professionista, Clara una ricercatrice di letteratura femminile rinascimentale, Hanna una super grafica con anni di esperienza nel settore dell’editoria e Valentina è esperta di marketing e cinematografia. Le nostre competenze si intrecciano e danno forma alle collane della nostra casa editrice. Prima che colleghe, siamo amiche. Tra noi quattro c’è grande rispetto, fiducia e stima; il lavoro fila liscio grazie al confronto e al dialogo: siamo molto orgogliose di come stiamo portando avanti il progetto, anche sotto questo fronte.