Dream Book

“La lama e l’inchiostro” di Ciro Auriemma: recensione libro

I pericoli, spesso, sono dietro l’angolo. Ci colgono impreparati. La sorpresa di trovarceli di fronte, d’istinto, abbassa le difese. Le annulla. In questo modo il pericolo avanza senza troppa resistenza. A volte, lo si istiga per via di un complotto. Chi ha fame di potere, di vendetta, di danaro, anche di un’idea folle oppure di una giustizia distorta e da usare con il sangue, costruisce la trama di una storia a tinte fosche.

Nella vita si può scegliere da che parte stare, se da quella del bene o da quella del male. Ognuno conosce esattamente gli effetti provocati da entrambi, ma non se ne cura molto quando decide di scegliere, anche forzatamente, l’uno o l’altro. Certo, se si ha la pancia sempre piena e la garanzia di essere al sicuro dagli imprevisti della vita perché qualcuno accudisce la propria esistenza, allora si sarà mal disposti verso i pericoli naturali della vita stessa. Si viene su molli, fragili. Arriva il tempo in cui bisogna riconoscere la verità e la si può cercare solo in noi stessi. Fare finta di niente, non aiuta. Non è così che si diventa uomini. Affrontare i rischi per una verità che va tutelata, salvata, è la conseguenza della misura della propria serietà morale, etica ed umana. Le insidie dell’esistenza, in questo modo, saranno affrontate con coraggio. Sicuri di ciò che si ha, la propria verità, e di quello che si è, uomini onesti, si va avanti guardando bene le situazioni pericolose e pesando meglio fatti e persone. Anche l’amicizia avrà un valore preciso.

In La lama e l’inchiostro di Ciro Auriemma entri in una storia fatta da complotti, pericoli, segreti, amicizia e verità. Cagliari, 1573. Miguel de Cervantes, il monco, in Sardegna al soldo del viceré, è in pericolo. Sul
cadavere di un nobile cagliaritano è stato trovato il pugnale moresco dello spagnolo. Ad avvertirlo è Pablo, un giovane che Miguel ha preso sotto la sua protezione. Le guardie lo cercano per arrestarlo. Le cose in apparenza chiare, sono però false, costruite ad arte. La verità viene fuori, anche quella più segreta, attraverso una serie di peripezie, di omicidi e di cospirazioni.

Il romanzo è strepitoso. La storia è affascinante, suggestiva. La narrazione affabula il lettore. La scrittura è linda, chiara. I dialoghi sono formidabili, reali, vivi. Il lettore sente i respiri, le pause, gli affanni, i tormenti, la paura dei protagonisti perché vive tutto quello che deve e può grazie alla maestria dello scrittore.

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“La lama e l’inchiostro” di Ciro Auriemma, edizioni Piemme.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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