Tre Libri

La salute mentale in tre libri

Quando gli scrittori narrano di storie non vissute rischiano sempre di cadere nella banalità e nell’ovvio. Soprattutto se il tema centrale è la salute mentale, i manicomi e il più contemporaneo t.s.o.

Tre libri dalla copertina che va dal giallo all’arancione, come ad indicare un pericolo.
Affrontiamo oggi tre autori, tre libri, la salute mentale

Daniele Germani – Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri

All’improvviso eravamo liberi. Già. Ma liberi da cosa? Noi avevamo solo bisogno di non dormire nella nostra merda, di avere qualche medicina agli orari giusti, di non venire picchiati per qualsiasi cosa. Non avevamo bisogno di essere liberi. Avevamo bisogno di essere curati. Loro dicono liberi, ma oggi io dico abbandonati.

Tre personaggi che si presentano come possono, con le loro fragilità che odora di gelsomino. Daniele Germani scrive un romanzo – pubblicato da Edizioni Spartaco – che, secondo le riflessioni di Byung-Chul Han, rispecchia i canoni dell’erotismo e della seduzione.

La salute mentale è qui raccontata con delicatezza, come fosse un vetro che si incrina, pagina dopo pagina. Il lettore non riesce a chiudere il romanzo, c’è necessità di arrivare fino in fondo. Il problema è che poi se ne esce frastornati, straniti e con un enorme peso sullo stomaco.

Non si fa mostra di alcun tripudio di follia. Daniele Germani lascia un velo sulla storia. Un colore bianco che richiama alla mente la neve d’inverno.

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Ylenia Del Giudice

Classe '89, romana. Libraia per vocazione, leggo scrivo leggo ancora e parlo di libroterapia

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