Di Versi in Versi: “Parole di latta” di Patrizia Camedda

Oggi vi proponiamo un estratto da “Parole di latta” di Patrizia Camedda, edito da Youcanprint.

ONDA ANTICA
Onda antica
d’oceano immemore
allagando sovrasta gli argini
in sussulti etatici
di carne tra i denti
in notti straziate
a risarcire assenze
mai donna
imbrigliata di giorno
addomesticata part-time
muove la danza dei suoi fianchi
con scatti voraci
in assalti indecenti
in-dicenti, lenti
***
LA PORTA
Il silenzio dietro la porta
di luce e tenebra si nutre
Ascosi perigli
immobili e antichi
acquattati nell’ombra
celano segreti
e se infine le distanze parallele
d’aria e desiderio si colmano
di suoni e musica si popola il silenzio
la porta si apre.
***
MARE NOSTRUM (I)
I miei piedi
potevano già immaginare
la consistenza della sabbia
I miei occhi
all’orizzonte
si erano già riempiti
di quel lembo di terra tra l’azzurro
Poi il freddo
l’acqua
e infine solo buio

Patrizia Camedda, nasce a Torino il 16/01/1968 e vive a Settimo Torinese. Psicologa, psicodiagnosta, progettista sociale. Membro della ong RE.TE. che si occupa di cooperazione internazionale allo sviluppo. Si occupa di teatro sociale come attrice non professionista e come conduttrice di laboratori di teatro come terapia complementare. Parole di latta è edito da Youcanprint.