Un libro tra le mani

“Camere separate” di Pier Vittorio Tondelli: un fiume in piena ricco di introspezione, dolore e crescita emotiva

“CAMERE SEPARATE” di Pier Vittorio Tondelli 

(Bompiani editore, 211 pagine)

Che libro immensamente bello e immensamente malinconico…

C’è l’amore e c’è la morte, c’è la vita e il dolore, lo smarrimento e la ricerca di un nuovo sé, ma sopra ogni cosa io vi ho trovato la paura di darsi totalmente, e la difesa di una libertà che somiglia molto alla solitudine.

E infatti di solitudine, di ogni tipo e forma di solitudine, è intrisa ogni pagina di questo libro.

C’è un’idea di amore che ti mette alla prova, che ti chiede quanto sei disposto a mettere in gioco nella relazione a due e quanto invece vuoi tenere per te, custodito e protetto nella tua “camera separata“, ma se è vero che l’amore non passa necessariamente dalla presenza fisica e costante dell’altro, che è un “esserci” in senso più ampio, è vero anche che troppa distanza può fare male a chi di quella presenza fisica ha estremamente bisogno.

È la storia di Leo che ama Thomas.

È la storia di Leo che perde Thomas.

È la storia di Leo che perde Leo.

È forse il libro più introspettivo che io abbia mai letto, un fiume in piena che, come l’animo del protagonista, ferito, disperso, errante, scorre inesorabile nonostante tutto, nonostante la sofferenza, la mancanza, la paura.

Una lunga elucubrazione sulla propria crescita emotiva, che parte da un lutto importante per arrivare ad una conoscenza interiore molto profonda, quasi una vivisezione, e questo inevitabilmente è un processo lento e contorto che passa attraverso momenti cupi di tragico sconforto, di ritorno nei luoghi famigliari e di fughe repentine, di privazione di ogni piacere e improvvisa e feroce ricerca dello stesso, un viaggio che attraversa momenti di tristezza infinita per giungere alla nitida, inevitabile ed anche liberatoria consapevolezza della fine.

Struggente e profondo.

(Mi è dispiaciuto aver letto questo libro senza conoscere i suoi scritti precedenti, perché ho come l’impressione che questo sia una sorta di testamento spirituale dell’autore, e avrei voluto leggerlo per ultimo. Pazienza, vorrà dire che farò il percorso inverso, ma Tondelli lo leggerò tutto!)

 

 

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“Camere separate” di Pier Vittorio Tondelli, Bompiani editore . Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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