Libri in pillole

“Fine del cammino” di Ariel Fonseca Rivero: precarietà, disincanto e rassegnazione a Cuba

Precarietà, disincanto, rassegnazione: è questo ciò che si respira leggendo i brevi racconti di Fine del cammino, dell’autore cubano Ariel Fonseca Rivero, pubblicati dalla casa editrice Oligo nella collana Azúcar curata da Davide Barilli, esperto e profondo conoscitore di Cuba e della sua produzione letteraria. Istantanee al cui interno c’è tutta la disgregazione sperimentata da un’intera generazione che si sta via via perdendo, sciogliendo nelle sempre maggiori difficoltà che sta vivendo un’isola, Cuba, che da oltre sessant’anni prova a resistere a un ingnobile blocco economico che la sta soffocando lentamente, inesorabilmente.

Non c’è più speranza nel futuro, ma nemmeno nell’immediato: i personaggi dei racconti di Fine del cammino appaiono fantasmi logorati dal tempo e dalle necessità non soddisfatte, dalle prime necessità che devono essere rimandate continuamente e che restituiscono corpi trasparenti, stanchi, apatici, per l’inutilità di ogni sforzo profuso.

“Dopo essersi fermato alla bodega e aver comprato pani, saponi, pasta e caffè decide di sedersi nel parco per un po’. Gli sembra che non sia passato molto tempo da quando usciva dal lavoro per sedersi a bere qualcosa con gli amici. Ai suoi occhi il parco è lo stesso, ma sa che nulla è uguale. La vecchia signora che vendeva fiori e che lui chiamava per comprare una rosa per Silvia non c’è più, né Cheito, né Juan, né Rafelito, solo lui”.

Vuote le case, vuote le strade, vuote le anime, vuoti gli spazi nei quali si intravedono echi di movimenti fatti per inerzia, echi di ambizioni oramai ridotte in cenere, echi di affetti che non bastano più a riparare quelle malfunzioni della società che appaiono talmente integrate nel sistema da farne parte in maniera definitiva.

Con una scrittura asciutta, ferma, quasi istantanea Ariel Fonseca Rivero ritrae tutto questo, attraverso brevi narrazioni pungenti, dolorose, che si infilano sotto pelle e che non hanno altra ambizione se non quella di raccontare, senza applicare filtri, la solitudine e la disperazione di questi fragili antieroi della vita contemporanea.

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“Fine del cammino” di Ariel Fonseca Rivero, edizioni Oligo. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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