Le recensioni che nessuno ha chiesto

“Rosemary’s baby ” di Ira Levin: parli del diavolo…

Ho letto questo libro per la prompt numero 21 della Pop Sugar Reading Challenge:
Un libro pubblicato nel mese del tuo compleanno (Marzo)
L’ho scelto perché…
nonostante l’horror non sia il mio genere preferito, c’è sempre stato qualcosa nella trama di questo libro che mi incuriosiva.
Non era questo il libro previsto per questa prompt, ma non mi ha assolutamente fatto rimpiangere ciò che era stato prefissato in origine!

In Rosemary’s baby abbiamo una splendida giovane coppia di sposi, una casa grande e meravigliosa, dei vicini adorabili e il progetto di una famiglia da creare insieme. Cosa potrebbe mai andare storto?

 

Il fascino del Male

Domanda: riuscireste a capire di essere manipolati se chi vi manipola si presenta come un amico solo disposto ad aiutarvi?
C’è un detto che afferma che il Diavolo non si presenta in modo grottesco e brutale, anzi con atteggiamenti cordiali e affabili: questa perla di saggezza popolare cade perfettamente a fagiolo nel caso di questo libro.
Qual è il vero volto del Male assoluto? E come può irrompere nella vita tranquilla di Rosemary e del marito Guy?
Da quando la ragazza è finalmente riuscita a rimanere incinta, eventi raccapriccianti hanno cominciato a verificarsi uno dopo l’altro.
Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi: si tratta solo di semplici coincidenze… giusto?

Leggendo il romanzo siamo testimoni di un graduale annichilire della personalità e della forza di volontà di Rosemary, la quale tende sempre a giustificare gli eventi sinistri e inquietanti che le accadono, minimizza, permette che siano altri a decidere della sua vita e in particolar modo della gestione della sua gravidanza.
È interessante lo studio psicologico attorno al personaggio di Rosemary: una ragazza senza punti di riferimento, di fatto senza famiglia, ha perso la Fede, e sente il bisogno di qualcosa che la sostituisca.
È logico pensare che in una situazione simile, al primo accenno di cortesia da parte di estranei, lei non esiti ad abbassare le sue precarie difese, diventando così estremamente vulnerabile.
Ma la protagonista non è un personaggio “pappamolle”: quando si rende conto che le cose stanno prendendo una piega sbagliata fa tutto quello che può per difendere la sua vita e e quella del bambino che porta in grembo.

Perché questo libro fa paura?

Quello che terrorizza di più di questo romanzo non riguarda cose come “jump-scare” o immagini splatter, bensì l’idea che qualcuno possa arrivare al punto di delegare ogni aspetto della propria vita a quelli che vengono spesso definiti come manipolatori.
Essi sono quelli che tendono a fare terra bruciata attorno alla loro vittima, ad isolarla, adularla; sono perfino disposti a farle dei favori, ma non gratuitamente.
E il prezzo da pagare è sempre molto salato.
Non è necessario tirare in ballo argomenti di tipo demoniaco per poter affermare che “possessioni” come queste si verificano letteralmente ogni giorno, e possono accadere ad ognuno di noi se non prestiamo la dovuta attenzione alle persone che frequentiamo.

Avete presente “L’avvocato del diavolo”? Ecco, il messaggio è proprio quello lì: le tentazioni all’inizio sembrano tutte delle possibilità meravigliose… finché non ti fanno cadere il mondo addosso.

Voto: 4/5 stelline

“Rosemary’s baby” di Ira Levin, Edizioni SUR. Le recensioni che nessuno ha chiesto. 

Partecipa con me alla Popsugar Reading Challenge 2020!

Ilaria Guzzi

Ilaria. 23 anni. Studentessa Unimib (Scienze della formazione primaria) Ariete ascendente Divoratrice (non fa differenza se di cibo o di libri). Devota seguace della Popsugar Reading Challenge. (https://www.popsugar.co.uk/entertainment/reading-challenge-2020-46911508?utm_medium=redirect&utm_campaign=US:IT&utm_source=direct)
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