Fa paura ciò che appare strano. Quando alcune situazioni presentano molteplici anomalie tanto da superare la normalità dell’ordinario, allora si fa strada il terrore. Spaventarsi per qualcosa che non si comprende, che destabilizza, parrebbe quasi una contaminazione silente con l’ignoto. Ne sei spaventato e nello stesso tempo affascinato.
In Loro di Roberto Cotroneo vivi qualcosa di surreale. Finisci nell’inaccessibilità doppia, nel legame inossidabile di due gemelle: Lucrezia e Lavinia. Roma, 2018. Margherita B. è stata assunta come istitutrice da una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi. Vivono in una meravigliosa villa che, nel suo immenso giardino, ha un tempietto dedicato alla dea Ecate. All’inizio, La donna sottovaluta alcuni segnali. Non ci fa caso. Poi, cominciano a rivelarsi presenze terrificanti. “Sono loro”, dicono le gemelle. “Sei stata tu a richiamarli, a richiamare tutti loro” puntano il dito contro la bambinaia.
Nel romanzo aleggia l’atmosfera gotica. La narrazione, in alcuni punti, mette i brividi. È ricca di suspense. Alla fine, lo scrittore assesta un colpo di scena davvero incredibile. Un colpo da maestro che lascia il lettore interdetto, senza parole. La prosa è d’impatto, nitida. Scoperchia quel senso di andare oltre, di toccare l’ignoto.
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“Loro” di Roberto Cotroneo, edizioni Neri Pozza. Dream Book.