Tornare a se stessi. Non c’è nulla da fare, siamo il prolungamento del nome che fa famiglia. Siamo anche ciò che sono stati gli altri. Possiamo chiudere gli occhi, rimane tutto di noi nello sguardo di chi resta. A volte, abbiamo bisogno di accorciare le distanze per questo facciamo ritorno dove tutto è principiato.
Lì c’è il cuore. Sai che devi respirare il presente e le ore passate. Poi, andrai verso quello che non conosci ma che hai in mente di fare, se sei fortunato. La vita sa essere bastarda e resti indietro se non ti fai sirena. Certo che c’è spazio per tutti. Conquistare la piazza con addosso la rigidità dei valori forti ti accorcia il fiato. Non sei acqua di rose come chi sceglie il lastricato nascosto per mostrarsi, poi, per quello che non è e non sarà mai. Il talento, la bravura, se sei fiacco e pure molto scarso, ti lasciano nel punto in cui hai cercato sostegno. Più di qualche passo non vai. Questa è la vera faccia degli incapaci che bruciano il terreno ai meritevoli. Tu, però, hai negli occhi quelli di chi ti ha cresciuto bene, con sani principi, con la curiosità intelligente che sa renderti speciale. Ti guardi, ti ricordi e ne senti la mancanza. Impari anche a non sprecare parole, solo quelle che vuoi dire arrivano a riva come onde spalmate sulla spiaggia. Senti di essere sabbia, da lì ti aspettano l’acqua e il silenzio che prendono forma e suoni. L’hai compreso tornando a te stessa con gli occhi di chi sa guidarti nell’assenza.
In Le stagioni del cuore di Maria Pia Romano vivi la solitudine di Elisa, giornalista e ghost writer, che ha bisogno di ritrovarsi dopo la morte del padre. Lascia tutto e tutti e va. Parte in Grecia, in un’isola dove la vita è autentica, genuina, riservata. Il suo è un viaggio per riprendere forza, per continuare ad andare avanti, ma è soprattutto un viaggio nella memoria. Respira, Elisa. E si lascia andare, a tutto.
Bellissimo il romanzo. La scrittura è affascinante, talentuosa. Ha stile, Maria Pia Romano. Vedi esattamente ciò che leggi e questa è arte, capacità, che hanno in pochi. Precisamente gli scrittori veri. Il lettore sente tutto, si fa egli stesso parola per non perderne nessuna di una storia delicata, riservata, emotiva. Preziosa.
“Le stagioni del viaggio” di Maria Pia Romano, edizioni Besa Muci. Dream Book.