Dream Book

“I malarazza” di Ugo Barbàra: recensione libro

Sognare di essere ciò che si desidera, non basta. Bisogna diventare quello che si vuol essere, soprattutto avere la libertà di pensare in grande sul proprio conto. L’idea si ingrossa sulla base dell’audacia. Quest’ultima può contenere altri sentimenti utili per far affiorare la forza necessaria nel sopportare il peso delle difficoltà che sono la scia di un sogno messo a punto o da realizzare.

Conoscere le proprie capacità, affinare la propria indole, sono dei buoni punti di partenza. L’impegno verso se stessi, a garanzia di un futuro diverso, dovrebbe essere costante. Solo così si può costruire qualcosa di solido. Si può finire nei vicoli stretti dello sconforto, certo, quando le cose non vanno come dovrebbero. È indispensabile mettere in scena una storia credibile per convincere anche gli altri della portata dei progetti che si intende concretizzare. L’ambizione di cambiare molte cose, per il proprio nome e per la propria terra, spinge a orientare la prospettiva verso orizzonti più lontani e vasti. La promessa di un riscatto, qualunque esso sia, personale oppure economico, sarà il fuoco del coraggio. La lungimiranza proietta le idee verso la giusta via. Il percorso si costruisce con la dovuta cautela, pesando i passi e lanciandosi nelle sfide grazie al forte intuito nel potercela fare. Si parte da un punto preciso per arrivare ad un altro, incerto. L’inizio di ogni cosa sta nelle proprie origini che non potranno mai essere sradicate.   

In I malarazza di Ugo Barbàra conosci la storia di una famiglia siciliana, di Castellammare del Golfo, che nel 1860 parte alla conquista dell’America. Antonio Montalto ha un’intuizione: cedere parte delle terre che hanno fatto la fortuna della sua famiglia in cambio di un veliero. Ha compreso prima di tutti che sta soffiando il vento del cambiamento e lui non può stare a guardare, ambizioso com’è. Sa bene che se vuole raggiungere i suoi sogni deve lasciare l’isola per arrivare oltreoceano. La sua lungimiranza è accompagnata dalla capacità della moglie, Rosaria, che a New York non rimane indietro rispetto al marito. Lei diventa presidente di una banca americana, la sua. Una libertà che negli Stati Uniti ha potuto raggiungere anche grazie alla sua determinazione. Attorno ai coniugi Montalto lo sciame dei loro sei figli, la giovane Bianca, che ha voluto seguire la sua padrona, e Nicola, una sorpresa per molte cose del passato.

Il romanzo è straordinario. La storia è un vero incanto. La narrazione conquista e fa malìe. La scrittura è pulita, affascinante, travolgente. Ugo Barbàra ci consegna un notevole romanzo siciliano.

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“I malarazza” di Ugo Barbàra, edizioni Rizzoli.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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