Le persone non si conoscono mai veramente. Ciò che, all’inizio, appare evidente poi sfuma nel corso del tempo perché si mascherano di più volti. È difficile, pertanto, riconoscerle sulla base di quello che, dapprincipio, hanno mostrato di essere. Si plasmano a seconda delle circostanze, dei luoghi e della gente che frequentano. Possono essere tutto e il contrario di tutto. Parrebbero avvolte dal mistero per come riescono a destreggiarsi in situazioni difficili, estreme, pericolose.
In La grande famiglia di Olivia Manning conosci la storia di una coppia di novelli sposi, Guy e Harriet, che dall’Inghilterra si trasferisce a Bucarest. Lui insegna all’università, lei è disoccupata. È il 1939. È un periodo difficile, l’avanzata nazista diventa, giorno dopo giorno, sempre più concreta. La quotidianità dei coniugi Pringle è incerta. Loro sono diversi: Guy è socievole, Harriet è introversa. Lei imparerà a conoscere suo marito. L’aveva sottovalutato credendo che fosse un uomo semplice. Lo scopre, invece, di una natura complessa e stargli dietro non è facile.
Il romanzo è particolare. La narrazione procede un po’ stanca come se mancasse il giusto mordente per farne una storia accattivante.
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“La grande fortuna” di Olivia Manning, edizioni Fazi. Dream Book.