A Garamond Type

“Sull’isola” di Federico Baccomo: recensione libro

Forse le profezie non sono altro che questo.
Narrazioni ben riuscite.

La quarta di copertina di Sull’isola, l’ultimo romanzo di Federico Baccomo edito da Mondadori, non potrebbe essere più azzeccata.

Di naufragi e naufraghi

Marta sta aspettando l’imbarco per un volo che la porterà in Grecia per lavoro. È uscita di casa in fretta, è letteralmente fuggita dalla sua vita e dal marito Eugenio, che, nonostante versi in uno stato depressivo piuttosto importante, ha manifestato interesse per un libro che ha cercato di rifilarle per il suo viaggio, libro che Marta occulta in un cassetto del comodino.

(Lo scrivo qui tra parentesi perché c’entra poco o nulla con la storia narrata, ma ci tengo a rimarcare la genialità dell’autore: io quel libro vorrei leggerlo subito, ora e per sempre – si intitola “Quattro minuti di vuoto” di tal Frank G. Terwilliger, e in poche righe di sinossi mi ha creato un hype che neanche un libro postumo di Bulgakov). 

Forse proprio sulla scorta della suggestione creata dal gesto di Eugenio, viene attratta da una cesta di libri a due euro e ne acquista impulsivamente uno che le “risuona” per la copertina che è una replica assai fedele di una sua foto da bambina, e che, con un parallelismo a tratti inquietante, sarà un diario profetico già scritto di quanto la attende sull’isola greca di Aglaia, semidisabitata e battuta da una pioggia incessante che sembra arrivare direttamente dagli dei, come loro inclemente rigetto del progetto architettonico che cambierà radicalmente l’isola stessa. Che forse la distruggerà. E che per Marta rappresenta l’occasione di una svolta professionale.

Forte ma fragile

La donna, unico personaggio femminile, alla ricerca della propria identità, incarna perfettamente la complessità emotiva e mentale dell’animo femminile, quella complessità che è forte nella sua fragilità e che tenta di sfruttare un’occasione di lavoro “come una vacanza, una parentesi di bellezza, un respiro, senza che da questi pochi giorni debba per forza dipendere il suo futuro, familiare o professionale, e la sua salvezza.”

I temi e incidentalmente Stefano Accorsi

La possibilità di cambiare vita, la solitudine, l’amore, i rapporti coniugali, le scelte dovute vs quelle possibili, i soprusi maschili sia in ambito lavorativo, sia in quello sentimentale, i drammi inevitabili nonostante tutto: questi gli ingredienti di questo romanzo molto vero, e molto diverso da quelli precedenti di Federico Baccomo (“Studio illegale”, “La gente che sta bene”, “Peep Show”, “Woody”, “Anna sta mentendo”, “Ma tu sei felice?”, “Cosa c’è da ridere?”), che è anche autore televisivo e teatrale, nonché sceneggiatore. Imperdibile lo stakanovista Stefano Accorsi nell’episodio di “Call My Agent Italia” sceneggiato proprio da Baccomo, nel quale pretende di registrare l’audiolibro di Anna Karenina in una notte. Ma questa è un’altra storia.

 

«Sto imparando ad avere fiducia nelle mie forze. Forse è questo che si intende per diventare adulti.»

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Sull’isola” di Federico BaccomoMondadori. A Garamond Type.

Laura Busnelli

Commercialista “pentita”, ho maturato anche un’esperienza pluriennale in Sony. Lettrice appassionata e tuttologa, all’alba dei quarant’anni mi sono scoperta scrittrice, dopo essermi occupata di correzione bozze ed editing. Sono stata una libraia indipendente per tre anni, saltuariamente faccio ancora incontrare libri e lettori con grande gioia. Operatrice culturale, modero spesso eventi e racconto il mondo dei libri anche online, tengo una rubrica su libri a tema animali su RadioBau & Co. (web radio del gruppo Mediaset) e collaboro con l'associazione culturale "Librai in corso" nell’organizzazione di eventi e in corsi a tema. La mia rubrica qui si chiama "A Garamond Type" perché il Garamond è il carattere adottato per quasi tutti i libri italiani e Type sta sia per carattere, font, sia per tizio. E la tizia sarei io.

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