Ogni tanto, più o meno due volte l’anno, mi lascio convincere dal passaparola e leggo “il libro del momento”, più che altro per curiosità ma soprattutto per farmene una mia idea. E nel 2022, si sa, il passaparola passa per TikTok. Non importa se il libro è del 2017 (in Italia da settembre 2021), ciò che importa è che abbia fatto breccia tra i milioni di utenti di questo Social per ragazzi, ciò che importa è che li invogli alla lettura, ciò che importa è che venda. I SETTE MARITI DI EVELYN HUGO soddisfa tutto quando scritto sinora.
La verità
Il kindle di mia figlia non mostra il colore verde smeraldo dell’abito iconico della protagonista di questo romanzo, Evelyn Hugo, la star di Hollywood prossima agli ottant’anni che decide di raccontare la sua vita a una giovane giornalista, Monique Grant. Ciò che vuole è consegnare la sua verità, essere finalmente vera, uscire dalla prigione dorata che ha costruito con le sue stesse mani solo per dimostrare la sua forza, il suo valore, il suo talento, nascondendosi per tanto, troppo tempo.
«… bisogna essere disposti a negare ciò che si è, mercificare il proprio corpo, mentire alle persone, anche le più buone, sacrificare chi si ama in nome di ciò che la gente potrebbe pensare di te, e scegliere continuamente di presentare una versione finta di se stessi, fino a dimenticare chi eri prima che tutto quanto avesse inizio, e perché hai voluto iniziare.»
Distrarsi ma non troppo
Avrebbe potuto essere scritto molto meglio, ma questo libro si fa leggere con leggerezza, è proprio uno di quei libri capaci di “distrarre”. Con una carrellata del cinema americano del secolo scorso, tra Los Angeles, gli Studios e New York, non tralascia di dare messaggi che sanno farsi ricordare, perché sono universali senza essere banali. Su tutti, questo: «Se ami veramente qualcuno, dovresti essere capace di passare sopra a qualsiasi cosa.»
A fare da cornice, temi importanti come la malattia, il diritto di scegliere come e quando morire, la comunità LGBTQ+.
«I media raccontano sempre la storia che vogliono raccontare. L’hanno sempre fatto e continueranno a farlo.
È stato allora che ho capito che, se mai avessi voluto far sapere la verità sulla mia vita, avrei dovuto raccontarla in prima persona.
In un libro.»
(traduzione di Giovanna Scocchera)
“I sette mariti di Evelyn Hugo” di Taylor Jenkins Reid, Mondadori. A Garamond Type.