Libri da leggere nel 2020: quali sono quelli da non perdere o da recuperare? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere nel 2020, selezionati dalla rubrica Libri in Pillole: non solamente libri di ultima uscita, ma anche quelli che sono stati pubblicati qualche anno fa e che vale assolutamente la pena recuperare, se non li avete ancora letti. Iniziamo.
La gang del pensiero – Tibor Fischer
La Gang del pensiero è un libro scritto in modo intelligente e geniale, in cui l’unica fatica che si fa è quella di riuscire a spiegarsi come abbia fatto l’autore a costruire una narrazione caratterizzata da un’ironia costantemente pungente, mai ripetitiva, mai forzata, che rimane invariabilmente efficace dalla prima all’ultima pagina. La Gang del pensiero è uno dei libri più sapientemente pensati e scritti che abbia letto negli ultimi anni, un vero e proprio capolavoro narrativo. Due scene su tutte: l’autostop di Eddie quando viene raccolto da un camionista, e l’ingresso in libreria dei due banditi alla ricerca di un libro di Diogene Laerzio. Puro divertimento.
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“La Gang del pensiero” di Tibor Fischer, edizioni Marcos y Marcos.
E avrai sempre una casa – Piero Malagoli
Un romanzo assolutamente travolgente, in cui il tempo diventa un vero e proprio metronomo che scandisce i movimenti dei due ragazzini. È un tempo che sembra rallentato ma che consuma e logora inesorabilmente l’anima e il corpo. Un libro costruito sul coraggio, sulla determinazione, sulla fede che supera ogni ostacolo, ogni imprevisto. Una narrazione in cui la famiglia diventa l’ultimo appiglio a cui aggrapparsi, l’unica cosa da difendere insieme al libro dei salmi dal quale la piccola Kayla non si separa mai. Un’eccellente ricostruzione di un’epoca storica caratterizzata dalla povertà e dalla guerra, in cui preservare la propria casa diventa un’operazione non necessaria ma di vitale importanza.
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“E avrai sempre una casa” di Piero Malagoli, Spartaco edizioni.
Big Banana – Roberto Quesada
Big Banana è un romanzo fresco, frizzante, che disegna con una sagace ironia l’altra vita di New York, quella lontana dai riflettori, quella delle periferie, dove vivono e abitano i sogni di tanti migranti latinoamericani. Un libro che sorprende per la capacità di divertire e allo stesso tempo lasciare, dietro ogni sorriso, una riflessione profonda su tematiche importanti come la migrazione e l’integrazione sociale.
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“Big Banana” di Roberto Quesada, edizioni Alessandro Polidoro Editore.
Il giusto peso – Kiese Laymon
Il giusto peso è un libro sul rapporto madre e figlio, in una società in cui domina la tensione tra bianchi e neri, e la discriminazione razziale si infila non solo nelle maglie della vita quotidiana, ma anche in quella familiare, dove logora, sporca e crea tensioni che poi diventano impossibili da sciogliere.
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“Il giusto peso” di Kiese Laymon, edizioni Black Coffee.
Neve, cane, piede – Claudio Morandini
Un romanzo asciutto, in alcune parti ruvido ma maledettamente efficace: un libro per chi conosce e sa apprezzare il valore della solitudine, che ci mette davanti un uomo enigmatico, alle prese con la vecchiaia e con i suoi problemi di memoria che lo isolano ancora di più dal mondo esterno. Un uomo che non ama parlare più del necessario, che non ama incontrare altri esemplari della sua specie, e che ha deciso di vivere da solo perché nell’isolamento trova il suo equilibrio, e nessun input esterno può o deve interrompere la sua linea di serenità.
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“Neve, cane, piede” di Claudio Morandini, edizioni ExOrma.
Marinai perduti – Jean Claude Izzo
Un romanzo profondo, caldo, in cui confluiscono riflessioni sulla solitudine, sul fallimento, sulla voglia di rivalsa, sull’amore. E sullo sfondo una città, Marsiglia, multietnica, multicolore, in cui marinai di tante nazionalità si mescolano trovandoci sempre una casa pronta ad accoglierli.
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“Marinai perduti” di Jean Claude Izzo, edizioni E/O.
Ciò che stringi nella mano destra ti appartiene – Pascal Manoukian
Pascal Manoukian, scrittore e reporter nelle zone devastate dalla guerra, disegna un quadro tragico, e spiega come per l’Isis sia fondamentale sfruttare il sistema occidentale per ingrossare le fila del suo esercito di combattenti: un sistema per il quale hanno più valore i casting rispetto ai documentari, i reality show rispetto ai programmi culturali, il pressappochismo rispetto al ragionamento approfondito, e che ha creato un nutrito gruppo di emarginati, di essere umani delusi e scontenti ai quali è stata ridotta al minimo la capacità critica. Ed è proprio tra questi emarginati dal sistema occidentale che l’Isis pesca per costruire il suo esercito e fare proseliti.
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“Ciò che stringi nella mano destra ti appartiene” di Pascal Manoukian, 66thand2nd editore.
Pian della Tortilla – John Steinbeck
Pian della Tortilla di Steinbeck è un romanzo picaresco, come ben lo definisce Luigi Sampietro nell’introduzione, dove i personaggi vivono di espedienti, rifiutano la ricchezza a favore della condivisione, dove la società che decidono di vivere e costruirsi non si assoggetta alle convenzioni sociali. Una società in cui i beni materiali devono essere consumati, non accumulati, perché meglio poveri ma liberi, è il pensiero comune, mentre la ricchezza è vista come la base su cui si costruisce l’ineguaglianza fra gli uomini.
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“Pian della Tortilla” di John Steinbeck, edizioni Bompiani.
Dov’è casa mia – Davide Coltri
La storia di Khalat, una giovane siriana il cui sogno è quello di frequentare l’università, la storia di Anneke, una ragazza danese il cui obiettivo è partite per aiutarli a casa loro, quella di Theogene, preside di una scuola che rifiuta i pregiudizi e lotta contro tutti per evitare divisioni tra gli abitanti di un campo profughi. Sono queste e altre le storie raccontate da Davide Coltri, in un libro che colpisce e affonda a ogni frase, a ogni parola.
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“Dov’è casa mia” di Davide Coltri, edizioni Minimum Fax.
Lontano da ogni riva – Jean Claude Izzo (poesie)
Una raccolta di poesie in cui l’autore ancora una volta riafferma il suo forte legame con gli elementi della natura, come l’acqua, il sole, il vento, la terra, il fuoco. Elementi che tornano nelle poesie, anche in quelle scritte in prosa, e che vengono avvolti da un velo caldo di nostalgia, con cui l’autore non dimentica mai di rivestire ogni singolo poema.
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“Lontano da ogni riva” di Jean-Claude Izzo, edizioni Ensemble.