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Dieci libri per scoprire la fantascienza

Ma gli androidi sognano pecore elettriche? – Philip K. Dick

Descrizione

“Il recupero di ‘Ma gli androidi…’ avviene nel 1982 – l’anno della morte di Dick – grazie alla comparsa sugli schermi di Blade Runner di Ridley Scott. Pur distaccandosi in più punti dall’opera di Dick, tanto da rendere totalmente umani i `replicanti’ e da eliminare quasi del tutto dalla trama i motivi religiosi e il ruolo giocato dagli animali artificiali, Ridley Scott cattura la visione tragica e insieme grottesca di ‘Ma gli androidi…’, accentuando la metamorfosi del ‘genere’ SF in un noir cupo e metafisico, in cui Rick Deckard, recitato da Harrison Ford, assorbe qualcosa del detective Philip Marlowe di Chandler e affronta in un truculento duello western-futuristico il Roy Batty di Rutger Hauer, pericolosamente contiguo a un superuomo germanico, mentre Sebastian – introdotto nel film al posto di Isi-dore – introduce lo spettatore nel suo personale mondo di balocchi, simile a una sinistra Disneyland. Ibridazione si aggiunge quindi a ibridazione, senza che si possa ricomporre in modo definitivo l’immagine frantumata di un mondo a venire, che è dentro di noi, sepolto nei sogni e nelle fantasie del nuovo millennio.” (Dall’introduzione di Carlo Pagetti)

“Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” di Philip K. Dick, edizioni Fanucci.

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Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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