Devi guardarti nell’anima per comprendere le cose spezzate, interrotte. I momenti che ti sono sfuggiti chiedono di essere ripresi, ascoltati, rivisti, per chiudere il cerchio fatto da lacrime e dal perdono. Lasciarli in sospeso significherebbe sostenere il sacrificio del dubbio che frantuma anche l’evidente bellezza. Scampare ai temporali emotivi non ti rende libero dai patimenti. Li tieni soltanto sottopressione quasi a diffidare dalla voce naturale degli eventi.
In Ognuno riconosce i suoi di Elena Rausa entri nei silenzi che Caterina intende sradicare dalla sua famiglia per restituire a Michele, suo cugino, ricoverato in ospedale, quelle verità che non ha conosciuto, che gli sono state negate. Il dolore, se trasformato, può portare a qualcosa di raro. Esattamente ad una storia, dalla quale tornare, affinché si acquisti fiducia nella bellezza per ricongiungersi alla vita.
Il romanzo è bellissimo. La narrazione è intensa, profonda, intima. Squarcia ogni postilla di perbenismo. La scrittura ti squaglia l’anima, tanto è forte, potente, capace e ammaliante. Ha un peso per come la scrittrice riesce a dire le cose in modo così ferito e composto tanto da renderlo solido.
Vieni a parlare di libri con tutti noi nel gruppo Facebook The Book Advisor
“Ognuno riconosce i suoi” di Elena Rausa, edizioni Neri Pozza. Dream Book.