Dream Book

“Il primo sole dell’estate” di Daniela Raimondi: recensione libro

Il perdono liquida offese, attriti, dispiaceri. Non è detto, però, che le colpe più grandi e gravi vengano perdonate perché la clemenza non appartiene a tutti. Chi non porta vendetta giungerà alla comprensione di quei vili comportamenti che hanno irritato la propria dignità. La misericordia può arrivare dopo anni. Il tempo, la maturità, le esperienze di vita, sono dei canali sufficienti per mettere una pietra sopra a episodi che necessitano una chiusura definitiva.

Non tutte le questioni si risolvono ignorandole. Fare finta di niente oppure cancellarle dalla memoria serve a poco quando i ricordi tornano quando vogliono, senza permesso. Ripudiarli, alzare il muro dell’indifferenza, provoca esattamente l’effetto contrario. Prima o poi, ti ritrovi sempre dinanzi a quella faccia che hai odiato, soprattutto se questa appartiene al tuo stesso sangue. I contrasti, le liti, i silenzi, le brutte parole buttate per ferire, portano a narrazioni segrete. C’è un intimo significato dietro la palese avversione di un istante. E le ragioni hanno effetti dirompenti quando si solleva il velo del riserbo. Alcune cose si capiscono dopo, quando si vivono sulla propria pelle. Rinfacciare qualcosa a qualcuno non è un’attitudine positiva. Si creano distanze e ci si impantana e basta. Nessuno può sostituirsi al proprio ruolo, al proprio affetto. L’amore colpisce lo sguardo e tocca il cuore. Quest’ultimo saprà cosa fare, dando una giusta nervatura a quella storie taciute a quelle ancora tutte da raccontare.In Il primo sole dell’estate di Daniela Raimondi entri nella vita di Norma. Sua madre è carente d’affetto e suo padre la riempie d’abbracci anche per compensare quelli mai arrivatele dalla mamma. I genitori, con il tempo, non vanno più d’accordo. Non si separano però per quieto vivere. Lui cerca l’amore altrove e lei ringhia in silenzio il desiderio di un marito assente. A Norma quando è lontana dalla famiglia sembra di vivere la bellezza. Sta bene a casa dei nonni. Le piacciono i racconti di nonna Neve che parlano di una famiglia di sognatori e sensitivi e della zingara che ha segnato la loro strada. Norma vivrà molte cose, conoscerà molti dolori, ma saprà perdonare.Il romanzo è bellissimo. La storia è straordinaria, ammalia il lettore. La prosa è un incanto, appassionata. Il racconto si snoda su due piani temporali diversi e questo attribuisce maggiore forza narrativa. 

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“Il primo sole dell’estate” di Daniela Raimondi, edizioni Nord Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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