Dream Book

“La pasticciera di mezzanotte” di Desy Icardi: recensione libro

Gli inganni sono una bolla di sapone. Scoppiano, prima o poi. Alcuni imbrogli sono disdicevoli e tutti sono una lurida colpa. Consapevolmente si ordisce un raggiro per ottenere qualcosa, potere e soldi per lo più. Le macchinazioni truffaldine, alla lunga, vengono a galla creando scandalo. Coinvolgono spesso anche chi è rimasto in disparte.

Bisogna avere un animo disposto a qualsiasi compromesso per mettere in atto delle trappole salvavita, per saccheggiare quello che gli altri possiedono. Se l’inganno si accosta anche al disprezzo verso alcuni ceti sociali, quelli bassi per intenderci, allora è una questione di malo carattere. Di aridità condita dalla cattiveria. Da cosa nasca tutto ciò è difficile dirlo, forse da alcune mancanze o dalla troppa ambizione. La dietrologia serve a poco quando i danni combinati dai sotterfugi sono gravi e senza via di ritorno. Alcuni di essi seguono le esistenze di coloro che non sono riusciti a sottrarsi a un disegno criminale che ha alterato la realtà rendendola appetibile quando, invece, era solo un rigurgito di vite vacanti e povere. D’animo, soprattutto. Alla fine si resta fregati dalla propria stessa truffa. E non troverai nessuno disposto ad aiutarti. Se a questo, già troppo problematico ed avvilente, si aggiunge la superbia con cui hai tratto tutti, è naturale un abbandono comune. Non esistono più amici, famiglia e conoscenti. 

In La pasticciera di mezzanotte di Desy Icardi incontri un passato fatto di segreti, di mezze verità e di inganni. L’avvocato Ferro, un centenario che ama la lettura, decide di scrivere un libro tutto suo raccontando una storia inedita. Torino, 1917. La città, durante la Grande guerra, è scossa dai tumulti della rivolta del pane. L’avvocato, scampato alla leva per via delle sue delicate condizioni di salute, ritrova Jolanda, una donna che sua madre avrebbe voluto fargli sposare. Jolanda è un’aristocratica cresciuta con sua zia, una arcigna zitella, che segnerà il suo carattere. La nobildonna ha un talento, che le era stato negato per un misterioso motivo: è brava in cucina, soprattutto a fare i dolci. Lei che da bambina non voleva mangiare, che detestava il cibo, poi si riconcilia con i sapori e con quel pezzo di storia familiare che le era stata negata.

Il romanzo è bellissimo. La storia è avvincente. La scrittura è teatrale, superba nella sua bellezza.

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“La pasticciera di mezzanotte” di Desy Icardi, edizioni Fazi Editore. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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