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“Mara” di Ritanna Armeni: recensione libro

Ho amato questo libro dalla prima all’ultima pagina, provando sensazioni contrastanti, chiedendomi spesso il perché di determinate scelte. Ho letto d’un fiato la storia di Mara, aprendo la mia mente a nuovi punti di vista, arrivando a comprendere fatti e vicende che pensavo fossero ormai chiari ma i quali, invece, non lo erano. Soprattutto, ancora una volta, ho ammirato la forza delle donne, la loro determinatezza, il loro coraggio.

“Mara”, straordinario romanzo di Ritanna Armeni, colma lacune spesso sottovalutate, aprendo gli occhi su dettagli che ci erano sfuggiti. La Storia, si sa, è scritta dai vincitori ma questi ultimi, quasi mai, sono onesti narratori.

La giovane protagonista di questo racconto è una normalissima donna del Novecento la quale, come tante altre, cresce in una normalissima famiglia che crede nel fascismo e nelle sue promesse.

Mara studia, sogna di realizzare i suoi desideri e di conquistare l’indipendenza, accorre ai discorsi del Duce esultando sotto il suo balcone di piazza Venezia. Ella vive, giorno dopo giorno, i cambiamenti della sua Italia. Come lei, Nadia, la sua migliore amica, compagna di sogni e di avventure.

Ma qualcosa comincia a incrinarsi nelle convinzioni di Mara. Dubbi e domande affiorano al suo animo giovanile. Non vacillano, invece, le idee di Nadia. Fedelissima al “suo” Duce, la ragazza abbraccia la fede fascista fino alla fine.

Si può essere femministe, donne emancipate, mogli remissive, madri amorevoli e anche fasciste? Si può abbracciare una fede e dare la vita per essa anche quando è chiaro che quella stessa fede è una menzogna, una barbarie, una traditrice della pace?

La risposta a queste domande è sempre la stessa: sì. Anche quando può sembrare assurdo.

“Mara”, di Ritanna Armeni, è un libro che fa chiarezza su fatti e vicende dell’Italia fascista attraverso la quotidianità di una ragazza comune la quale vive la sua giovinezza sotto gli occhi vigili del Duce che la guarda dal quadro appeso in salotto. Ma è anche la giovane che imparerà a non farsi più illusioni, a non credere più alle promesse. Confidando, però, nell’uso della democrazia per l’affermazione e la difesa dei propri diritti.

L’obiettività della scrittrice, nel narrare una parte importante della Storia che ci sembra non abbia più niente da dirci ma la quale, puntuale, ci riserva sorprese, è un dono importante. Ritanna Armeni è riuscita a intrecciare, con sapienza e semplicità, la grande Storia con la figura di una ragazza comune la quale rappresenta una parte della popolazione italiana che, in silenzio o in modo più eclatante, partecipò profondamente alla vita della nazione.

Mara è una donna. E le donne, anche quando sono oppresse, umiliate, violentate nel corpo e nell’anima, non si tirano mai indietro, combattendo una delle guerre più difficili, quella in nome del valore assoluto: la libertà.

Ritanna Armeni, giornalista e scrittrice, ha lavorato al Manifesto, Il Mondo, Rinascita, L’Unità. Attualmente scrive per L’Osservatore Romano, Il Foglio, Rocca. Nel 2021, con “Mara”, ha vinto il Premio Minerva “Letteratura e impegno civile”.

 

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“Mara” di Ritanna Armeni, TEA Edizioni  Vivere leggendo

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