Dream Book

“Il traghettatore” di Annalisa Menin: recensione libro

Le emozioni sono un dono. Dovremmo cercarle, annusarle e farne tesoro. È bello sentire la vita con il guizzo delle emozioni. Ti svegliano, ti scuotono, ti schiaffeggiano e ti portano sulla luna. Tocchi il cielo con un dito quando le emozioni ti fermentano dentro, non sai gestirle e del resto non si dovrebbe farlo. Le respiri e dai un senso alle giornate, e poi come viene viene.

Ti abbandoni alla leggerezza che portano. La felicità degli attimi ti veste a festa e ti accontenti. Sai anche che quegli istanti sono una fortuna per il tuo umore, una manna caduta dal cielo. Quando sei passato dallo scuro del dolore che ti ha divorato carne e anima, le emozioni ti riportano alla vita. Non sei più abituato a sentirle addosso, ma sei consapevole della svolta. E ti lasci andare. Non hai più niente da perdere perché hai sfiatato anche l’urlo più disperato per poi arrancare nelle ore. Ti sei guardato alle spalle e dentro, hai conosciuto la certezza e sei finito nei dubbi. Poi, ti sei assolto. Hai lasciato le riserve da parte, le hai accantonate per respirare battiti, sorrisi. Le emozioni sono glitter che ravvivano la vita.

Nel romanzo Il traghettatore di Annalisa Menin scopri il patimento di una donna, Anna Venier, che ha toccato il fondo con la perdita del marito e che ha cominciato a risalire la china con il traghettatore. Veneziana di nascita, trasferitasi a New York per poi viverci definitivamente, si rende conto, dopo il devastante lutto che l’ha colpita, che ha bisogno di ritrovare la bussola, anche delle emozioni. La vita cambia e non si può evitarlo, ma possiamo definire il corso dei momenti di leggerezza. Quelli che ci permettono di ripartire con il piede giusto e cui ci si abbandona respirando con gli occhi chiusi per inalare bellezza e sorpresa che prima o poi verranno, sicuro. Anna, capirà come rimettersi in gioco.

Fresca la narrazione. Pulita la scrittura. Nessun colpo di scena fa trasalire il lettore, ma la storia viene respirata parola dopo parola. E va bene così.

“Il traghettatore” di Annalisa Menin, Edizioni Giunti. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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