Cecità – José Saramago

Per me non può mancare “Cecità” che mi ha fatto scoprire un premio Nobel e scrittore immenso come Saramago che in questo capolavoro utilizza uno scenario urbano apocalittico in un tempo ed in luoghi indefiniti. Cecità è una potente metafora per riflettere su temi attualissimi della nostra società come l’indifferenza, l’assenza di solidarietà e gli abusi di potere. (Luciana Loi)
Descrizione
In un tempo e un luogo non precisati, all’improvviso l’intera popolazione diventa cieca per un’inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un’esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l’insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l’orrore di cui l’uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un’umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull’indifferenza e l’egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.
“Cecità” di José Saramago, edizioni Feltrinelli.