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10 libri da leggere prima di andare in Inghilterra: i consigli dei lettori di Book Advisor

Cime tempestose – Emily Brontë 

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Cime tempestose di Emily Brontë un modello di innovazione dell’epoca, oggi un classico, inizialmente considerato al di fuori dai canoni dll’epoca e per questo degno di nota. (Angelica Mura)

L’Inghilterra significa anche campagna, brughiera, venti, mare: sono tutti elementi da assaporare, contenuti nei romanzi di Jane Austen e in Cime tempestose (Sonia Robuschi)

Cime Tempestose è d’obbligo: per me è la Storia d’amore con la S maiuscola. E poi magari nella nebbia della brughiera potremmo intravedere i fantasmi di Catherine e Heathcliff. (Barbara Marunti)

Descrizione

“Se tutto il resto scomparisse e restasse solo lui, continuerei a esistere” “Un romanzo in cui domina la violenza sugli uomini, sugli animali, sulle cose, scandito da scatti di crudeltà sia fisica sia, soprattutto, morale. Un romanzo brutale e rozzo – sono gli aggettivi utilizzati dalla critica dell’epoca – che scuoteva gli animi per la sua potenza e la sua tetraggine e che narra il consumarsi di un’inesorabile (sino a un certo punto) vendetta portata avanti con fredda meticolosità dal disumano Heathcliff. Cime tempestose è un romanzo selvaggio, originale, possente,’ si leggeva in una recensione della ‘North American Review’, apparsa nel dicembre del 1848, e se la riuscita di un romanzo dovesse essere misurata unicamente sulla sua capacità evocativa, allora Wuthering Heights può essere considerata una delle migliori opere mai scritte in inglese e, come affermava Charlotte Brontë in una lettera a William Smith, Ellis Bell (lo pseudonimo di Emily) era un ‘uomo dal talento non comune, ma caparbio, brutale e cupo’”. [.] Tomasi di Lampedusa esprimeva il suo entusiastico e ammirato giudizio su Cime tempestose: ‘Un romanzo come non ne sono mai stati scritti prima, come non saranno mai più scritti dopo. Lo si è voluto paragonare a Re Lear. Ma, veramente, non a Shakespeare fa pensare Emily, ma a Freud; un Freud che alla propria spregiudicatezza e al proprio tragico disinganno unisse le più alte, le più pure doti artistiche. Si tratta di una fosca vicenda di odi, di sadismo e di represse passioni, narrate con uno stile teso e corrusco spirante, fra i tragici fatti, una selvaggia purezza.” (dall’introduzione di Frédéric Ieva)

“Cime tempestose” di Emily Brontë, Feltrinelli Editore.

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Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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