Un libro tra le mani

“Tetra, terza quartina” di Tribuiani, Viganò, Palomba, Moresco, recensione: Un libro tra le mani

Tetra, la terza quartina.

Il progetto di -TETRA continua a sfornare racconti di altissima qualità, ed io continuo ad attendere con gioia ogni loro uscita.

SUPERSTAR (Giorgia Tribuiani)

-TETRA (Terza quartina) La senti proprio nelle orecchie, la tipica voce del commentatore americano dei match di wrestling, quella voce così incalzante, enfatica, esagerata, esageratamente finta… come finto è tutto ciò che accade sul ring.

Ma in questo caso più che “finzione” si verifica una sorta di “trasfigurazione“.

La Tribuiani si appropria dello spettacolo più “fake” e trash che esista e lo usa come veicolo per mettere in scena uno dei temi più reali, delicati e sensibili della crescita, il bullismo.

La “sofferenza innocente“… ovvero il non capire per quale motivo si debba provare quel dolore, quella sofferenza, tutte quelle umiliazioni gratuite.

Tramite l’immaginazione di un ipotetico match, il protagonista potrà fare e farsi giustizia, potrà rivivere il passato e riscrivere la sua storia, che a volte è l’unico modo per andare avanti.

Ed è questo che scrive l’autrice, una “storyline“, una narrazione di fantasia ispirata da fatti reali riguardanti i personaggi coinvolti.

Da una parte la voce delirante che fa la telecronaca dell’incontro dei due sfidanti, dall’altra il dialogo intimo, profondo e molto introspettivo di Giovanni e Angelica che parlano in riva al mare.

Giovanni nella vita, “Joe” sul ring…lui è il jobber, il perdente, colui che dopo anni e anni di vessazioni, ha timore anche di partecipare ad una rimpatriata di studenti, perché tra loro ci sarà lui, Davide, “David Hawk” sul ring, pronto a ridergli in faccia e a sacrificarlo per il divertimento di tutti.

Ed ecco la chiave di questa storia: la parola “tutti“.

“Ecco: quei tutti, secondo te, hanno meno colpa?”

Un racconto dal ritmo veloce, ironico, intelligente e che fa riflettere. Bello.

I NUMERI SONO BUONISSIMI (Valeria Viganò)

Che gran bella scoperta è stata per me Valeria Viganò!

Non conoscevo questa autrice, non sapevo cosa aspettarmi, e mi sono ritrovata a leggere un racconto molto intenso, pieno di introspezione, capace di uno sguardo diverso, lo sguardo di chi, disilluso, ferito e stanco del mondo, delle sue convenzioni e della sua inconsistente velocità, cerca un’altra via, un altro senso, un’autenticità del sé che cammina a braccetto con la follia.

Sostanzialmente è un libro sull’attesa, che può essere devastante nel momento in cui viene a mancare l’accettazione e la consapevolezza della perdita.

L’attesa eterna di qualcuno che c’è, esiste, ma non vuole tornare, diventa una forma di ossessione… non nei confronti della persona amata e perduta, ma di se stessi.

Lei lo aspetta ogni giorno, e ogni giorno crede di vederlo scendere dal treno. Crede.

Nulla ha più valore, non il lavoro, non la sua casa, non le persone che le gravitano intorno, neanche il linguaggio… perché incapace di descrivere esattamente le sue emozioni, il suo sentire.

Solo i numeri riusciranno a farlo, riusciranno a dare un senso alle sue giornate, al suo dolore, acquisiranno significato, suono, musica e diventeranno per lei un nuovo alfabeto, sconosciuto agli altri.

Nutrimento, anche.

Un linguaggio diverso, un’armonia muta che si allontana dal rumore di fondo della nostra società, che si oppone ai suoi ritmi frenetici.

Fermiamoci un attimo, ascoltiamoci, smettiamo di essere schiavi delle aspettative che il mondo ci impone.

Questo in fondo vuole dirci la nostra protagonista che, da qualche parte, esiste davvero.

LA PICCOLA GENTE (Alfredo Palomba)

-TETRA (Terza quartina)Devo confessare che quando ho letto questo libro di Alfredo Palomba ho peccato di un’ingenuità mostruosa, ovvero ho creduto a tutto quello che l’autore ha scritto!

Mi spiego meglio: il libro si apre con una nota in cui l’autore ci spiega un po’ la genesi di questo racconto e ci parla di alcune vicissitudini che lo hanno coinvolto in prima persona.

Ecco, solitamente le note rappresentano la voce “vera” dell’autore, attraverso le quali arricchisce la narrazione con approfondimenti ed informazioni reali, spesso personali, che esulano dalla finzione del testo.

E invece no. In questo caso non è così.

Le note, qui, sono finzione, sono un racconto nel racconto…anzi, sono il vero racconto!

Il fatto che il personaggio si chiami Alfredo Palomba è solo il travestimento autobiografico di una storia parzialmente inventata.

Geniale.

Detto questo, il racconto “fuor di nota” è la presunta sbobinatura di uno stralcio di intervista telefonica tra Palomba (quello letterario 😊) e Mark David Chapman, l’assassino di John Lennon.

Palomba riesce, in pochissime pagine, a racchiudere tutta la psicologia di Chapman, i suoi traumi, la sua follia…

Il loro dialogo sulla “piccola gente” che Chapman vede vivere nei muri (della sua cameretta prima, del carcere poi) scorre parallelamente (nelle note) ad un altro tipo di “piccola gente“, quella che popola il sottobosco dell’editoria italiana.

Due cose in teoria molto lontane fra loro, eppure perfettamente funzionanti insieme.

Da una parte abbiamo una narrazione che mostra quanto sia difficile stare al mondo, che tocca temi importanti come la vita, la morte, il bullismo, la violenza domestica, la malattia mentale, le aspettative disattese e sopra ogni cosa… la solitudine.

Dall’altra la sottile ironia, il sarcasmo e il politicamente scorretto.

Per farla breve, mi è piaciuto tantissimo!!!

IL FINIMONDO (Antonio Moresco)

-TETRA (Terza quartina)Antonio Moresco, in questo racconto, veste i panni di uno specialissimo giornalista, inviato come corrispondente nella città dei morti.

Qui, nella lucente oscurità di questo ambiente affollatissimo e in continua espansione, l’autore farà degli incontri molto particolari: da Maradona a Freud, da Pinocchio a Pasolini (grazie anche a Superman), da Hitler a Dante

Ne viene fuori una triste riflessione sull’attuale condizione sociopolitica del nostro Paese e della realtà, la nostra, quella dei vivi (ma lo siamo poi davvero?!?)… che continuiamo ad andare avanti scavando con le nostre stesse mani voragini sempre più buie e profonde, da cui sarà sempre più difficile risalire, come spinti da un’inarrestabile pulsione di morte.

Con un tono ironico e surreale, ma anche intenso e drammatico, Moresco ci consegna un ritratto diagonale e impietoso della nostra società, che, tutto sommato, non è poi tanto diversa, né tanto lontana, dalla sua versione d’oltretomba.

Da una parte ci sono quelli “morti in vita“, dall’altra ci sono coloro che sono “vivi nella morte“.

-TETRA (Terza quartina)

Alla prossima quartina!!! 

 

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“-TETRA (Terza quartina)” di Tribuiani, Viganò, Palomba, Moresco, -TETRA edizioni . Un libro tra le mani.

 

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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