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“Lungo petalo di mare” di Isabel Allende: recensione libro

Lungo petalo di mare, è il titolo poetico e meraviglioso che Isabella Allende ha scelto per omaggiare il Cile, Pablo Neruda e la sua storia. Questa autrice straordinaria, che è stata capace di regalare al mondo un capolavoro assoluto come è La casa degli spiriti, arricchisce sempre i suoi libri di elementi puri e autobiografici. Anche se non è sempre stato facile per lei eguagliare il successo assoluto del romanzo di esordio, nel Lungo petalo di mare ci sono molte sensazioni che fanno eco e rimandano a quelle pagine indimenticabili.

Guerra e viaggi di speranza

La storia dei Dalmau inizia durante la devastante guerra civile in Spagna negli anni ’30. Lo scenario del conflitto è lacerante e il giovane Victor lavora come medico dedicandosi anima e corpo alla cura dei feriti. Suo fratello combatte in prima linea per la causa repubblicana, morirà lasciando Roser, la giovane pianista che lo amava, incinta del loro primo figlio. Dalla resa dei repubblicani, la Retirada, e l’esodo verso la Francia inizia così la vicenda che porterà Victor e Roser a legare per sempre le loro vite e le loro anime.

Il viaggio è l’elemento chiave di tutto il libro. dalle macerie della guerra i protagonisti non avranno altra scelta che andare avanti verso terre lontane, verso nuove opportunità. Artefice del loro destino di rinascita è Pablo Neruda. Il poeta, incaricato dal governo cileno, si fa carico della vita di moltissimi rifugiati. Sul Winnipeg, la nave della speranza, nel 1939 diede la possibilità a moltissime menti brillanti di arrivare in Sud America e influenzarne così la cultura. Victor e Roser salgono sulla nave come marito e moglie ma non ancora consapevoli dell’intensità dell’amore che li lega e che perdurerà fino alla fine.

In Cile trovano la possibilità di mettere a frutto i loro talenti non senza sacrifici e difficoltà di inserimento. Vengono accolti in principio dall’amicizia di Felipe del Solar figlio di una ricca e storica famiglia cilena. La relazione di Victor con Ofelia del Solar, sorella di Felipe, innescherà una catena di eventi che si risolveranno soltanto nelle ultimissime pagine del romanzo. Gli anni di pace e crescita economica in Cile vengono interrotti dal golpe di Pinochet. Per Victor e Roser si riaffaccia lo spettro della guerra dei campi di concentramento della fuga e l’esilio. Questa volta sarà il Venezuela ad accoglierli. Nelle loro vene ormai la patria è il Cile e riusciranno a tornare solo dopo la fine della dittatura dedicando la loro vecchiaia a rafforzare l’amore e dare aiuto agli emarginati della società.

Libro dettato dalla Storia

La Storia determina ogni singola pagina del romanzo e poco e nulla c’è di inventato. L’autrice stessa ribadisce nella conclusione che questo libro si è scritto da solo come se le fosse stato dettato. I protagonisti sono trasportati in un mutamento continuo e solo nell’amore reciproco riescono a trovare un punto fermo, l’ancora di salvezza. La scrittrice mescola sapientemente gli ingredienti narrativi che le sono più congeniali: le radici, la rinascita, la passione, la politica, la storia e soprattutto l’amore. Il risultato è un libro che fa navigare verso luoghi sconosciuti e verso la capacità che ogni essere umano ha di adattarsi e lottare per sopravvivere.

Lungo petalo di mare, di Isabel Allende, Feltrinelli Editore.

TI PIACE SE: hai voglia di viaggiare con il cuore. Ti appassiona la Storia dei paesi del Sud America. Hai amato La casa degli spiriti.

LASCIA PERDERE SE: vuoi leggere un romanzo leggero. Non ami lo stile di Isabel Allende. Cerchi un libro con colpo di scena finale.

Paola Viscatale

Sono cresciuta e ho lavorato sempre in mezzo ai libri. Con il cuore a metà tra Roma e Napoli, viaggiatrice per il mondo in cerca di posti belli. Ho una laurea in storia dell'arte, esperienza nell'organizzare eventi culturali, coccolo gatti per vocazione. Per BookAdvisor curo la rubrica Coffee Book perché libri e caffè sono la mia risorsa primaria di energia.

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