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“Profumo d’Ottobre” di Annalisa Caravante: amore e amicizia nella Napoli sconvolta dalla guerra

“Profumo d’Ottobre”, di Annalisa Caravante, è un romanzo corale che cattura il lettore sin dalle prime pagine. L’ambientazione storica è la seconda guerra mondiale e la vicenda inizia nel 1940 a Napoli, dove Claudia, una ragazza erede di un ricco patrimonio familiare, viene rinchiusa in un istituto dallo zio che vuole entrare in possesso dell’eredità della giovane nipote.

Claudia è una ribelle e mal si adatta alle rigide regole imposte dalla vita in istituto e così, la sua disubbidienza e il suo carattere impulsivo le procurano continue punizioni. Uniche certezze nella vita della ragazza sono le amicizie preziose che allaccia: Benedetta, Carmine, Maurizio e Vanni. Per quest’ultimo, prova un amore immenso che sarà al centro di tutto il romanzo.

La storia acquista un risvolto sorprendente allorché i ragazzi decidono di scappare dall’istituto. Da questo momento in poi, la loro vita cambierà adattandosi all’evolversi di quello che accade intorno a essi.

Annalisa Caravante narra la storia attraverso la voce dei singoli personaggi i quali, in prima persona e come in una invisibile staffetta, trasmettono, a chi legge, emozioni, accadimenti, paura, sofferenza.

L’amore di Claudia per Vanni cresce pagina dopo pagina e si (con)fonde con quello di Benedetta, anch’essa profondamente attratta dal giovane napoletano. Quest’ultimo è un uomo innamorato di tutte le donne e gioca e si pavoneggia con esse pur nutrendo, nei confronti di Claudia, un affetto sincero.

A far da contorno, ma non meno rilevanti, i pensieri e le azioni degli altri protagonisti che contribuiscono a cucire la trama del romanzo con dettagli importanti e differenti punti di vista.

Le notti e i giorni trascorsi negli antri bui della terra spegnevano la nostra vita; le anime, assuefatte al freddo inferno, giacevano nei nostri corpi stanchi, in attesa di un raggio di sole.

La guerra affonda i suoi artigli affilati nella carne e nello spirito dei giovani protagonisti del romanzo. Le vicende personali si alternano a quelle della città di Napoli che diventa teatro di pianto e di ribellione contro il nemico. Combattere e resistere sono le parole d’ordine per andare avanti in un periodo storico bagnato più dal sangue che dalla pioggia del cielo.

La scrittura di Annalisa Caravante è semplice e scorrevole. Gli stati d’animo dei personaggi sono descritti attraverso le loro stesse emozioni, a volte i dialoghi risultano troppo lunghi e, a mio parere, non rilevanti ma la struttura del romanzo è solida e il racconto incalzante. Il finale, per nulla scontato, fa guadagnare alla storia credibilità e forte impatto emotivo. La narrazione, lucida ma molto emozionante, è totalmente in mano ai protagonisti. Ognuno con la propria penna, essi prendono e lasciano il racconto con sapienza e vitalità.

“Profumo d’Ottobre” è una storia d’amore e resistenza, come recita il sottotitolo in copertina. L’amore che nasce durante la guerra è, forse, un amore più spaventato ma, allo stesso tempo, pieno di coraggio. È un amore che lotta e resiste, nonostante tutto. E che fa della violenza, della fame, della morte la sua rinascita.

Annalisa Caravante nasce a Napoli e fin da piccola si diletta a inventare storie. Leggendo Matilde Serao si appassiona alla Napoli di inizio ‘900 fino a desiderare di scrivere un libro ambientato in quell’epoca. Nel 2016, è fra i 300 finalisti di IoScrittore con il romanzo “Il cavaliere celta”. Ha collaborato come lettrice di manoscritti per una casa editrice. Suoi racconti sono presenti in diverse antologie.

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“Profumo d’Ottobre” di Annalisa Caravante, Il Babi Editore  Vivere leggendo

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