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“Di luoghi e di sensi” di Vinicio Salvatore Di Crescenzo: recensione libro

“Di luoghi e di sensi” è una raccolta di poesie che ci trasmette la singolare sensibilità di Vinicio Salvatore Di Crescenzo, quella sensibilità tipica del poeta che si immerge con tutto se stesso nella contemplazione di sé e di ciò che gli ruota attorno, siano esse persone, elementi della natura o sensazioni sconosciute alle menti e agli animi meno attenti.

Nella silloge troviamo una cura particolare per la parola, un’attenzione al dettaglio non comune e un amore sviscerato per la terra di origine. Un amore che si evince già dalla prima poesia, un testo ricco di “immagini” che rimandano a un legame forte con i luoghi natii.

Il colpo d’ala picchia inatteso!

Par colpo di frusta

dentro il canneto dei folti vapori.

Il sole si accuccia nel grembo dell’umida sera

e le narra ogni volta abbia terso il suo pianto.

Lo stagno è silente.

Invoca guizzi mai giunti a dare respiro

alle fronde dal brago strozzate.

Il vento s’ammanta alla quercia già bruna

sedando il bisbiglio che pigola lieve

tra paglia dorata e gemme novizie.

Respiro il sapore del fieno imballato

e scruto il vigneto che attende la luna.

Mi perdo tra i solchi della mia terra

e le vite perdute rimaste in silenzio.

(Voci dalla mia terra)

Leggendo l’introduzione di questa silloge, ho ricordato ciò che diceva Gabriel Garcìa Marquez:

“… la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato”.

Si tratta di una memoria in un certo senso purificatrice, una memoria setaccio ma che tende a mettere la storia e il passato nelle mani dell’oblio. Di Crescenzo afferma che la memoria conserva solo ciò che va oltre il primo strato dell’indifferenza. E per chi ha letto la precedente raccolta del poeta, “Vimini freschi”, sarà facile fare un collegamento e trovarsi a riflettere sul trascorrere del tempo, sulla facilità con cui si dimentica il passato che a volte è un bene, un modo per sopravvivere, mentre altre volte è un male, un dimenticare che porta a ripetere errori più o meno gravi.

Possiamo dire di vivere in una grande confusione, dove rincorriamo il tempo perché vogliamo fare mille cose, dove abbiamo dimenticato la bellezza della lentezza, dove i ricordi spesso fanno tanto male e il futuro ancor di più. Fortunatamente, ci vengono in soccorso le poesie di Vinicio Di Crescenzo e la sua attenzione alle cose del mondo e alle persone.

La silloge è suddivisa in tre sezioni:

Fotogrammi – Rifugi – Passioni

Una suddivisione non solo stilistica o di forma, ma soprattutto una suddivisione dei momenti della vita, delle emozioni, del tempo e dello spazio.

Passioni

Nella terza parte troviamo dei versi struggenti, carichi di pathos. Sono poesie che esprimono l’ardore del poeta, la gioia e la pena di un sentimento, la bellezza e la dannazione.

Viviamo nell’era del mordi e fuggi, del tutto e subito, di amori virtuali e di fenomeni sociali quali il ghosting. Eppure, i versi di Di Crescenzo hanno ancora il potere di riportarci tra le pareti di sentimenti vivi e palpitanti, di emozioni condivise con parole, sguardi, mani che si sfiorano.

Di profumo di pelle inebriata e fervente che si scopre velluto sotto la lingua, di impeto che trafigge la pelle, di vento che asciuga lacrime che partorirono fango, di azzurro di palpebre ancora socchiuse, di incanto al vibrare della voce dell’amata, di strazio che non vuole conforto…

Queste sono le espressioni utilizzate dal poeta per parlare di passione. Parole e immagini che fanno venire i brividi.

I versi di Vinicio Salvatore Di Crescenzo sanno trasmettere quelle emozioni che hanno trovato, prima di tutto, dimora nel suo animo e che possiamo fare nostre. La poesia, infatti, ha il grande dono di non essere solo del poeta, ma di donarsi completamente a lettori e lettrici. Essa compie viaggi straordinari, cerca lidi sui quali approdare per poi riprendere il suo cammino. Ognuno di noi può viaggiare a bordo di questo meraviglioso vascello e scoprire terre nuove o vedere, con altri occhi, quelle già conosciute. Il segreto è di lasciarsi catturare da essa, senza alcun timore.

Resteremo sorpresi dalla ricchezza da cui saremo sommersi.

Vinicio Salvatore Di Crescenzo ha a cuore un solo desiderio: penetrare la coscienza dei lettori attraverso le sue opere che dedica primariamente alla natura nel suo dialogo continuo con il mondo antropico e con i sentimenti umani.  Sebbene abbia dedicato gran parte dei suoi studi anche a musica e pittura, si cimenta con maggiore intensità nella scrittura e, in particolare, nella poesia.

 

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“Di luoghi e di sensi” di Vinicio Salvatore Di Crescenzo, PAV Edizioni Vivere leggendo

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