Un libro tra le mani

“La Strega” di Shirley Jackson, recensione: Un libro tra le mani

LA STREGA, di Shirley Jackson.

Svegliarsi una mattina e, pur avendo già tre libri in lettura, avere voglia di leggere lei, sempre così affilata e affascinante.

Leggere i racconti di Shirley Jackson fa lo stesso effetto di quando hai un languorino allo stomaco e mangi la piu soddisfacente delle leccornie… sazia la tua voglia di qualcosa di buono, lasciandoti allo stesso tempo un leggero appetito (ne vuoi ancora) e una lieve inquietudine.

É incredibile come lei riesca a rendere gotica anche l’estrazione di un dente, come riesca a non permetterci di distinguere ciò che accade davvero da ciò che è solo immaginato, come riesca a far affiorare le paure più intime attraverso cose semplici, quotidiane, come un viaggio in treno, una festa, o i primi giorni di scuola di un bambino.

Maestra indiscussa dell’inquietudine

Chi ama, come me, Shirley Jackson, non la legge per la trama, ma per le atmosfere che riesce ad evocare, per quella sensazione di disagio che percepisci senza neanche capire cosa l’abbia provocata.

Dopo le raccolte “La lotteria“, “La ragazza scomparsa” e questa, rimango del parere che il suo racconto perfetto (e forse anche il piu bello e agghiacciante in assoluto) sia “La lotteria”.

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“La Strega” di Shirley Jackson, Adelphi edizioni . Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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