Un libro tra le mani

“Donna delle pulizie (Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre)” di Stephanie Land, recensione: Un libro tra le mani.

DONNA DELLE PULIZIE (Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre) è:

 

Bello e vero.
Bello e lucido.
Bello e disperato.
Bello e illuminante.

Un libro che è vita vissuta, che trasuda fatica, stanchezza, sudore, ansia, preoccupazioni… e tanta voglia di sopravvivere, di amare, di uscire dal tunnel della povertà.

Cos’è la povertà?
Chi sono i poveri?
Cosa sappiamo veramente di loro?

La verità è che siamo pieni di pregiudizi, viviamo di cliché, che Stephanie Land demolisce uno per uno.

Lei (nata in una famiglia della middle-class) si è ritrovata, vittima di violenze domestiche, ad essere sola con una bambina di pochi mesi, senza un lavoro, senza un tetto sopra la testa, senza nessuno a cui chiedere aiuto, senza niente!
Povera.
Povera al punto da dover contare solo sull’assistenza governativa, al punto da fare la spesa con i “buoni-spesa” statali e tutti gli occhi puntati sui suoi acquisti alla cassa, al punto da guardare la sua bambina mangiare mentre lei mandava giù tazzoni di caffè per non sentire i morsi della fame, al punto da guardare sua figlia fare i primi passi in un rifugio per senzatetto, al punto da lavorare come una matta, pulendo le case altrui, anche quando era malata e dolorante per non perdere neanche un dollaro di paga.
E in tutta questa situazione cercare di essere sempre una madre responsabile, attenta, amorevole, tanto più che la causa per la custodia della bambina sembrava sempre pendere a favore del papà.
Papà che, quella bambina, neanche la voleva…

Donna delle pulizie… ovvero inesistente per la maggior parte dei proprietari delle case a lei affidate.
Trasparente e sostituibile.
Abile a rendere lucide e perfette le vite già apparentemente lucide e perfette degli altri, mentre la sua sprofondava nella muffa e nell’umidità, rendendo lei e sua figlia sempre più deboli fisicamente, ammalate, ma sempre più unite, grate del loro piccolissimo spazio, umido, freddo, misero, ma pur sempre uno spazio in cui tornare ogni sera e in cui amarsi.

Due grandi sogni, motore della sua grande resistenza: studiare per diventare scrittrice e andare a vivere in Montana.
Anche nei momenti più bui e disperati, era viva in lei la speranza che “un giorno” tutto sarebbe cambiato, che anche lei avrebbe avuto diritto ad una vita, quella vita che aveva avuto paura anche solo di sognare.
I poveri non possono permettersi neanche quello.

Una lettura che fa riflettere molto, e che mi ha emozionato.
Perché Stephanie potrebbe essere ognuna di noi, in una realtà parallela non poi così impensabile.

(Consigliatissima anche la serie “Maid”, su Netflix)

“Donna delle pulizie (lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre)” di Stephanie Land, Astoria Edizioni. Un libro tra le mani.

 

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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