Libri in pillole

“Sole amaro” di Lilia Hassaine: la migrazione algerina nella Francia degli anni ’60

È tutto racchiuso nel titolo il contenuto di questo romanzo breve, ma comunque intenso, della giovane giornalista Lilia Hassaine: sole amaro, una sinestesia che rimanda a due sfere sensoriali diverse, la vista e il gusto. Percezioni che a loro volta rimandano a due mondi diversi, costretti a coesistere dentro a un unico spazio angusto: è la duplicità che vive chi ha dovuto strappare e impacchettare le proprie radici e trapiantarle da un’altra parte, in una terra sconosciuta dove è necessario ricostruire una nuova vita e ricostruirsi. Un obiettivo che non si può fallire, malgrado le distanze sociali, linguistiche e culturali frantumino certezze creando emarginazione.

“Da una parte si dichiarava fiero delle proprie origini e della propria cultura, dall’altra sperava di amalgamarsi con il paesaggio francese. Da una parte desiderava tornare al paesello natio, dall’altra sognava che i figli si integrassero. Oscillava tra due paesi e due progetti di vita, e cresceva i figli nella stessa duplicità”.

Sole amaro racconta la parabola migratoria di una famiglia di algerini che, nel momento di massima tensione politica dovuta al conflitto francoalgerino degli anni ’50/’60, lascia la madrepatria per trasferirsi in Francia, in una banlieue parigina. Ma l’Europa è terra ostica per chi, in un colpo solo, deve accorciare distanze economiche, sociali e culturali, tentando al contempo di far crescere una famiglia in un contesto che appare sempre troppo estraneo ed estraniante.

Soprattutto per le donne, su cui Lilia Hassaine concentra maggiormente la sua attenzione: come Naja, moglie di Said, che cerca di ricalibrare la propria vita nonostante le scarse possibilità che la Francia offre alle donne immigrate; o le figlie di Naja e Said che, invece, vivono sospese tra il retaggio culturale dei loro genitori e la realtà di una società francese decisamente molto lontana dalle tradizioni algerine.

Sole amaro è un romanzo ambizioso, perché in poche pagine Lilia Hassaine affronta tante tematiche diverse raggruppate sotto al comune denominatore della migrazione: racconta come le rilevanti differenze socioculturali impediscano una completa integrazione, creando inesorabilmente contesti di opposizione e marginalità; racconta la complessa condizione delle donne algerine, schiacciate in una morsa i cui estremi sono, da una parte, la violenta rigidità culturale dei mariti e, dall’altra, l’esigenza di sentirsi incluse nella nuova società di arrivo; racconta come le marcate differenze sociali obblighino a scelte dolorose che, tuttavia, diventano il primo passo verso un’esistenza caratterizzata da una progressiva, inevitabile, disillusione e solitudine.

Sole amaro è un romanzo intimo, molto interessante, di una giovane scrittrice che mi piacerebbe leggere ancora.

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“Sole amaro” di Lilia Hassaine, edizioni E/O. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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