Sembra una serie TV, ma non lo è affatto. Anzi. “Mala, Roma criminale” di Francesca Fagnani è un viaggio estremamente reale e documentato nel cuore torbido, oscuro e feroce della criminalità romana, all’interno della quale operano le bande che controllano e governano una piazza che da sempre ha attirato l’attenzione delle mafie nazionali e non solo. Una ricostruzione giornalistica basata su fonti giudiziarie, intercettazioni delle forze dell’ordine, dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e indagini ancora in corso che restituiscono l’immagine di una città che, sebbene ripudi padroni, presenta invece un panorama criminale decisamente molto strutturato.
“Roma non vuole padroni” si è sempre detto, anche se la strada e le indagini raccontano tutt’altro, perché a prendere le decisioni più importanti, invece, sono sempre gli stessi. Sono loro a stabilire i carichi di droga e il prezzo per le piazze, a sancire le alleanze e a dirimere le controversie, a concedere protezioni o a revocarle. E quando questo accade può capitare che qualcuno fatalmente muoia”.
È da qui che parte dunque l’indagine della Fagnani, che attraversa Roma in maniera trasversale, passando per i quartieri popolari, i salotti borghesi e i nascondigli più remoti per mostrare come il crimine sia radicato in ogni strato sociale. Sono tanti i nomi citati dalla giornalista, parecchi dei quali attualmente in carcere: capi clan, re e vicerè, manovali della criminalità, killer e picchiatori, appartenenti alle bande che si occupano della gestione delle diverse zone di Roma, che molto spesso si accordano per costruire le loro reti di spaccio attraverso le quali vengono movimentate decine e decine di milioni di euro. Ma sono equilibri precari, che rischiano sempre di essere sconvolti: perché nel mondo criminale anche gli amici possono trasformarsi rapidamente in nemici dai quali bisogna guardarsi le spalle, come è accaduto appunto a Fabrizio Piscitelli.
La scrittura della Fagnani è diretta, semplice, estremamente reale, perché bilancia la precisione giornalistica con una narrazione appassionante e ben costruita, capace di catturare anche i lettori meno avvezzi al genere dell’inchiesta. Tuttavia, la complessità delle vicende e degli intrecci e il numero elevato di nomi (e soprannomi) potrebbe risultare impegnativo, perché sono tanti i personaggi che finiranno coinvolti nell’indagine.
Mala. Roma criminale di Francesca Fagnani non è solo un resoconto sulla malavita che governa Roma, ma è anche lo specchio di una città che, dietro alla sua bellezza, nasconde ombre profonde, ed è pertanto una lettura utile per comprendere le dinamiche sociali e criminali di una Roma meno raccontata ma, purtroppo, estremamente reale.
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“Mala. Roma Criminale” di Francesca Fagnani, edizioni Sem. Libri in Pillole.