Libri in pillole

“L’uomo dei dadi” di Luke Rhinehart: recensione libro

Trovarsi davanti a un bivio, ovvero l’affannosa pratica di dover prendere una decisione, a volte anche in tempi brevi, quando ci ritroviamo davanti a una duplicità di scelte. Il concetto di bivio mi ha sempre fatto sorridere, perché sono tante le situazioni in cui avrei pagato di tasca mia per avere davanti a me due sole strade prima di decidere quale fosse quella giusta da inforcare.

Mi è francamente capitato molte più volte di imbattermi in un crocevia, vale a dire un ampio ventaglio di possibilità, e di dover fare tutti quei mille calcoli necessari per capire quale fosse la migliore per me.

La tipica domanda che ci si pone, soprattutto chi ha la tendenza a recriminare per ciò che riguarda il passato, è “cosa sarebbe successo se avessi scelto l’altra strada?”. Ma in realtà ce n’è un’altra, a mio avviso più affascinante: quale parte di me ha optato per scartare l’opzione A e scegliere la B? Che si traduce in “quale delle mie personalità ha prevalso nella scelta finale?”.

“Tu sogni. Ti aspetti troppo. Un essere umano, una personalità umana, è il risultato delle limitazioni e potenzialità accumulate da un individuo. Togli le sue abitudini, i suoi impulsi e le sue pulsioni incanalate e avrai tolto lui stesso”.

È esattamente questo il dilemma che inquieta Luke Rhinehart, psicoanalista annoiato che per rompere la linearità della sua esistenza decide di affidare ai dadi le redini della propria vita. Consultare i dadi prima di prendere ogni decisione diventa così la sua missione: perché solo attraverso le cieche scelte del Caso è possibile scrollarsi di dosso le strutture e le limitazioni che ingabbiano la personalità dell’uomo. I dadi, dunque, come acceleratore decisionale, le cui combinazioni permettono l’espressione del’Io più intimo: non è più l’Io predominante a imporsi, bensì gli altri Io sopiti, schiacciati da quello preponderante, nascosti o soffocati in nome del ruolo che ricopriamo nel contesto sociale in cui siamo attori. Ed è un esperimento interessante quello dello psicoanalista, che mira alla de-costruzione della propria personalità in un processo che dovrà portarlo a diventare un uomo libero, senza legami alcuni con il vecchio e fedele soldatino rispettoso degli schemi socialmente imposti.

“La mia teoria è che noi tutti abbiamo degli impulsi minoritaria che vengono frenati dalla personalità normale e raramente si liberano in azione. […] Non hanno più goduto della libertà da quando la personalità è stata fondata; sono diventati uomini invisibili. Noi ci rifiutiamo di riconoscere che un impulso minoritario è potenzialmente un uomo completo e che fin quando non gli saranno garantire le stesse opportunità di sviluppo garantire agli io maggioritari, la personalità in cui vive sarà divisa, soggetta a tensioni che portano a periodiche esplosioni e disordini”. 

L’uomo dei dadi è un libro strepitoso: intrigante per le sue teorie strampalate e al contempo meritevoli di riflessione; ironico e divertente grazie agli impensabili colpi di scena causati dai dadi. Una lettura che garantisce un piacevole viaggio di sola andata alla scoperta del mondo che esiste al di là della realtà ordinaria.

Vieni a parlare di libri con tutti noi nel gruppo Facebook The BookAdvisor.

“L’uomo dei dadi” di Luke Rhinehart, edizioni marcos y marcos. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio