Ci sono libri che possono essere definiti lineari per quel che riguarda la costruzione dell’intreccio, e libri che invece colpiscono più che per la storia in sé per la struttura e la sintassi: Il gemello di Luis Gusmán appartiene senza dubbio a questa seconda categoria. Perché benché breve è un romanzo caratterizzato da una scrittura caotica, “fortemente caratterizzata dall’oralità”, che inchioda il lettore a seguire il non facile incubo all’interno del quale nuota, quasi come fluttuando nell’aria, il protagonista.
Il gemello di Luis Gusmán non è un libro di facile lettura, ma un romanzo che richiede attenzione e partecipazione attiva da parte del lettore. Perché l’autore argentino di origini italiane gioca con gli specchi come quelli del luna park, in cui “ogni personaggio indossa la maschera illusoria di un doppio che, invece di occultare la sua somiglianza, la riconosce”. Da menzionare l’ottima traduzione di Loris Tassi, che ha reso alla perfezione in lingua italiana un testo senza dubbio molto impegnativo.
“Il gemello” di Luis Gusmán, edizioni Arcoiris. Libri in Pillole.