Ambientato a Santiago del Cile, il romanzo narra la storia di una donna, sceneggiatrice di telenovelas, che un giorno trova tra i rifiuti davanti casa una foto che ritrae un uomo in kimono: quell’uomo è il padre, Fuenzalida, di cui lei fin da piccola ha saputo poco e niente. Da questo momento nel romanzo si diramano tre strade parallele, tre storie diverse che si intersecano e si legano l’un l’altra.
“Padre: uomo o maschio di altra specie animale che ha generato uno o più figli. Guida di una discendenza, una famiglia o un popolo. Autore di un’opera, inventore di qualcosa. Colui il quale ha creato. Padre della patria, padre di famiglia, padre e signore mio, santo padre, padre spirituale, padre nostro. Papà, papi, papino, paparino, vecchio. Una parola che trovo strana. Ho sempre usato un nome al suo posto. Il suo nome: Fuenzalida. Ernesto Fuenzalida.”
Un romanzo particolare, fluido, il cui punto di forza è senza dubbio la parte relativa alla memoria storica di un periodo decisamente buio della storia del Cile.
“Fuenzalida” di Nona Fernández, edizioni Gran Vía. Libri in Pillole.