Lib(e)ri di leggere

“Una vita e altre notti” di Stefania Rossotti: recensione libro

«Io e la scrittura ne saremmo uscite, vive».

Trama

Lei. Lei che di giorno fa la vita che deve: lavoro, relazioni, code nel traffico, cene con le amiche. Lei che la notte dialoga con la propria inquietudine, una voce che la sveglia presentandosi con nomi diversi: ansia, angoscia, panico, paura sottile. E cui chiede di raccontarle com’era.
Di narrarle di sé, della gioia che è stata, della ferita che ha nascosto. Lei che parla con il proprio buio – una notte custode, rifugio di tutto quello che è davvero – e incontra le fragilità tenute a bada di giorno, i pezzi di memoria che, una veglia dopo l’altra, ricostruiscono la storia di quello che è stato.

Che è stata. E danno un perché a quello che lei è, ora. Lei che intreccia la storia dolorosa di una bambina che cerca di nascere/diventare/farsi adulta, di una militante dei diritti delle donne, di una piccola belva senza pace: intense figure femminili che lottano per mettersi in salvo e che si sono dette e taciute così tanto. Lei che vede i giorni cambiare ritmo e luogo. E, nelle ore sveglie al buio, farsi largo la possibilità
di una luce. Una speranza che la notte finalmente può consegnare, dopo averla custodita per anni. Nascosta nella paura. Tenuta in vita dall’inquietudine.
Lei.

Stefania Rossotti: «Ho scritto questo libro per il buio, che salva e protegge tutto quel che nascondiamo al giorno»

«Vivere è facile e scegliere è un sollievo dopo che sei stata ostaggio del tuo buio, immobile e legata, fino all’alba»

I battiti accelerano, il respiro si fa corto, la fame d’aria sveglia la mente mentre il corpo sente il bisogno alzarsi e fuggire dall’immobilità di cui è prigioniero. Ansia, paura, angoscia. Solitudine. Un sentimento unico, con molteplici nomi e che nasce da un dolore grande, dalla perdita di un amore. O forse ancora prima, celato da strati di oblio nella memoria di bambina. La notte, dolce compagna e a volte crudele megera della protagonista le fa compagnia in queste veglie piene di domande, di inquietudini.

La notte, femmina come la protagonista; come le altre figure del romanzo. Gli uomini no, non ci sono. Fuggiti, morti, carnefici. Sono le donne a portare il peso, il respiro del tempo e della vita che si impone nonostante tutto, oltre il dolore e l’incapacità di gestirlo. Così la vita bussa alla porta di Lea, figlia della migliore amica della protagonista. Marta, la madre di Lea non se ne accorge, non vede subito e allora Lea e il suo carico di vita bussano alla porta della protagonista. Cosa fare? Diventare una madre d’improvviso? Come vivere una nuova vita?

Lasciare tutto. Lasciare la maschera di sé che si è costruita negli anni. Giorno dopo giorno la protagonista ha affinato la sua maschera, il suo alter ego ma è tempo di lasciarla andare; e allora addio giorni di impegni e lavoro, di routine e solitudine, via tutto per far posto ad una luce improvvisa che disturba, scandaglia e spariglia l’immobilità. Ma che è respiro nuovo.

Il libro di Stefania Rossotti setaccia tutte le emozioni che appartengono all’universo femminile, dall’empatia alla sorellanza, dalla solitudine al dolore per la perdita di un amore, dalla violenza alla rinascita. In un lento scorrere del tempo che fa vibrare il lettore al ritmo del cuore dei personaggi. Parole come schegge che pungono e si infilano nella carne, parole che si fa fatica a lasciare andare perché appartengono ad ogni donna. Perché tutte siamo figlie, madri, sorelle, amiche, confidenti di qualcuno. E di noi stesse la spietata compagnia notturna.

«Dentro, il tuo ricordo, la faccia del ragazzo che sei stato. Di me rimane una donna che ha quasi il doppio dei tuoi anni, una che adesso sa dove finisce il buio. Scendo a cercare angoscia, e speranza, e me».

Biografia dell’Autore

Stefania Rossotti – Giornalista, ha collaborato a numerose riviste e, dal 1992, per «Grazia»,
si è occupata di attualità come inviata speciale. Tra i suoi titoli, tutti con Mondadori: Ti parlo
da una vita (2012), Che fine ha fatto il tuo cuore (2013) e il romanzo Il giorno uno di noi
due (2018).

“Una vita e altre notti” di Stefania Rossotti, Barta editore a cura di Lib(e)ri di leggere.

Vieni a parlare di libri con tutti noi nel gruppo Facebook The BookAdvisor.

Morena Di Giulio

Classe 1984, dopo una laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo lavora prima come redattrice di cronaca in varie testate locali, per poi approdare nel mondo della radiofonia senza mai mettere da parte il suo grande amore per la lettura e l'editoria. Storica mancata, giocatrice di ruolo, appassionata di viaggi e divoratrice di libri. Nel cassetto dei sogni, fare il giro del mondo.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio