Dream Book

“La signora di Milano” di Daniela Pizzagalli: recensione libro

La Storia è fatta di azioni, di conquiste, di nomi e di grandi fallimenti. Si parla di uomini al potere, di valorosi condottieri, di menti illuminate e di altre violente e tiranniche. In epoche in cui i maschi contavano qualcosa per forza, coraggio, intelletto e dinastia, le femmine, invece, valevano meno di niente. Buone solo per fare figli garantendo la discendenza di famiglie blasonate.

Dietro al riconosciuto potere dei mariti, spesso di gran lunga più grandi delle consorti, si celano, e neanche poi troppo, figure di rilievo per astuzia, magnanimità e intelligenza. Donne che sanno fare politica, ottime strateghe e lungimiranti visionarie, che ordiscono le trame più intricate per le alleanze di solidità di rango o per affossare i rivali in nome della supremazia del casato. Il potere non guarda in faccia nessuno. Se lo si brama bisogna fare i conti con gli ostacoli eliminando i fastidi che arrivano anche dalle chiacchiere. I bisbigli di fatti e mezza verità sono più pericolosi delle urla di disprezzo. Lì si annida il veleno e questo le donne lo avvertono subito, una dote naturale la loro che sviluppano con gli anni. Pochissime sono state le donne al potere, molte invece coloro che hanno aggiustato, dalle retrovie, la narrazione della Storia. Gli uomini rivolgono sguardi maliziosi e cerimoniosi, a seconda delle circostanze, pensandole effimere e stupide. La verità poi brucia sui loro volti, nella misera idea che hanno avuto, credendole solo nel belletto, nella gentilezza e nei natali.

In La Signora di Milano l’affresco dell’Italia quattrocentesca domina la scena sui grandi nomi e i grandi destini di alcune importanti famiglie. Per nulla intimidita dalle conquiste, dalle crisi di potere e da un modo dominato dagli uomini, Bianca Maria, l’ultima dei Visconti, si fa notare e valere per le sue qualità. È una donna colta ed intelligente, volitiva, innamorata del marito, Francesco Sforza. È anche una saggia amministratrice, molto scaltra nel tessere le trame della politica e della diplomazia. La signora di Milano è anche una paladina dei più umili, una raffinata interlocutrice di papi e sovrani, ma di fronte all’amore per il marito è disposta a tutto.

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“La signora di Milano” di Daniela Pizzagalli, edizioni Rizzoli. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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