L’amore nasconde ogni difetto. Quelli per i figli, poi, tace alcuni fatti. Le storie hanno vita e conoscono il buio. Riportarle alla luce può causare dolore, agitazione. Si è completamente ignari delle conseguenze, una volta fatte passare dell’inchiostro e dalle bocche rimaste secche a lungo. Si tace per paura, per vergogna. Ogni cosa ha i suoi tempi. I se come i ma perdono valore dinanzi all’imprevedibilità della vita.
Basta una parola, scappata dalle fila del silenzio, per innescare una tremenda curiosità. E il desiderio di sapere di più diventa irrefrenabile, in alcuni casi addirittura una vera e propria ossessione. Quando alcune storie riguardano la famiglia, raccogliere la sfida della sincerità risulta, pressappoco, difficile. Troppi imbrogli, distanze allungate dai silenzi, decisioni mai accettate, rimproveri spaccacuore, scelte non corrisposte, possono portare ad un costante inverno, lungo e senza tregua. Arriva sempre, però, il momento della resa dei conti. Non si può più tacere nulla. È tempo di confessioni, di verità, di storie senza buchi neri. Alcuni comportamenti sono lo specchio di ciò che non si è vissuto direttamente, ma che si è assorbito attraverso il non detto. Non essere messi a parte delle cose di famiglia induce alcuni alla ribellione, al rifiuto di imposizioni, dettate dal desiderio di evitare errori gia commessi in altra età e da altri nomi dello stesso sangue. In Gli anni di Luce di Zita Dazzi vivi tutta l’esistenza di Luce, la protagonista, che ha come punto di riferimento, per la sua narrazione, la madre. A lei deve strappare qualcosa di importante: la storia della sua vita. La madre è una donna bellissima, complicata, attiva, determinata e anche autodistruttiva. Sognava di fare l’attrice, poi è entrata in Rai. Alle figlie, Luce e Vita, non ha mai detto nulla del loro padre e della vita prima di Roma. Luce la mette alle strette per svelare ciò che ha taciuto per troppo tempo. Il romanzo è bellissimo. La storia è toccante, così viva in ogni suo aspetto da far sussultare l’anima per le forti emozioni. La scrittura ha un grande carattere. La narrazione è saldamente proiettata nella storia italiana: dalla Roma anni Settanta, alla Milano da bere, al rapimento di Aldo Moro, alla morte di Enrico Berlinguer.
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“Gli anni di Luce” di Zita Dazzi, edizioni Piemme. Dream Book.