Dream Book

“Donne di porcellana” di Virginie De Clausade & Élodie Hesme: recensione libro

La dignità è il fuoco del rispetto verso se stessi. Non inselvatichisce l’anima. La protegge. L’amor proprio racconta storie che restano sempre fresche, vive, che non invecchiano mai. E sono quelle più dignitose, più interessanti e importanti da ricordare. Alcuni perdono la propria dignità. La vendono alla più miserabile delle proposte di riscatto personale, la abbandonano come spiccioli nelle tasche di giacche smesse. Coloro che, al contrario, hanno orgoglio in abbondanza anche per chi ne difetta, si rimboccano le maniche per far volere il rispetto, come autentico valore morale.

Rilegare l’onorabilità di sé nelle retrovie della coscienza, quasi fosse una voce scomoda, significa umiliarsi, non avere stima della propria persona. In questo modo, anche gli altri perdono la fiducia di chi ha una pessima reputazione, segnata da infide scelte e azioni. Il rispetto dovrebbe vivere sempre e comunque, non dovrebbe mai stancare o spegnersi. Portarsi dietro strascichi di regresso mentale risulta imperdonabile per la crescita di un Paese. Le ferite nascondono tagli che intaccano l’anima, molestata da quella mancanza di rispetto che uccide l’instabilità di coloro che la difendono mettendo a rischio finanche la propria vita. Inammissibile chiudere un occhio, fare finta di niente, dinanzi ai soprusi che minacciano la dignità di chiunque. Il miglior lasciapassare per tutti è la dignità, mentre il rispetto della dignità è l’espressione di una civiltà basata sullo sviluppo morale ed etico.In Donne di porcellana di Virginie De Clausade ed Élodie Hesme entri nella storia di donne coraggiose che si battono per dire basta al patriarcato, alle violenze sessuali subite sul posto di lavoro. Versailles, 1905. Nella fabbrica di porcellana di Orry Haviland arriva il progresso con la macchina cromolitografica, capace di riprodurre qualsiasi disegno. Arriva anche il sollevamento di massa tra operaie e operai per risvegliare le coscienze di tutti sulla base dello stupro subito da una ragazza per colpa del caporeparto. Sino ad allora una prassi normale che toccava quasi tutte le lavoranti. Ad aiutare la giovane vittima è Anne. Lei non riesce a stare zitta, a subire. È coraggiosa, Anne. Con il suo ardore solleva le coscienze degli operai e combatte per il rispetto della dignità. Clotilde, dall’altra parte della barricata, moglie dell’imprenditore di porcellane, si unirà a quelle singole storie che diventano storie di sorellanza.Il romanzo è intenso. La narrazione è meravigliosa, scorre con una tale potenza da accendere molte emozioni. Il racconto snoda diversi colpi di scena che rendono ancora più interessante la storia. I valori espressi, i messaggi lanciati, hanno una forza che serve sempre, in ogni tempo.

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“Donne di porcellana” di Virginie De Clausade – Élodie Hesme, edizioni Nord. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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