La lettura di “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque è un pugno allo stomaco, crudo, diretto, che ti lascia distrutto, laconico, sconvolto, quasi come se tu stesso ti fossi trovato lì, insieme a Paolo Bӓumer – il protagonista, l’“io narrante” – e al resto della compagnia, sul fronte occidentale, in una tremenda guerra di posizione quale fu la prima guerra mondiale.
Dopo la lettura di “Niente di nuovo sul fronte occidentale” comprendi davvero le parole con le quali il libro si apre…
“Questo libro non vuol essere
né un atto d’accusa né una confessione.
Esso non è che il tentativo di raffigurare
una generazione la quale – anche se sfuggì alle granate –
venne distrutta dalla guerra.”
Questo libro ti turba, ti fa riflettere, ti fa vivere le cose di cui parla, insomma, è assolutamente da leggere.
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” ti fa comprendere che cosa deve essere stato davvero vivere il fronte

(Fonte: www.it.wikipedia.org)
Mi permetto un’ultima nota: esso ti fa capire, soprattutto, cosa deve essere stato per un soldato vivere il fronte: non certo la raffigurazione idilliaca della propaganda bellica, piuttosto qualcosa di più vicino a ciò che esprimono tre poesie di Giuseppe Ungaretti – tra i miei poeti preferiti: “Soldati”, “Fratelli” e “Veglia”; ossia, il sentore, che mai ti abbandona, della vulnerabilità e della effimerità della vita, al fronte, la quale la si sente sgorgare via a ogni passo, in ogni momento, in ogni trepidante attesa nella calma apparente e, al contempo, una inesauribile voglia di rimanere in vita, di guardare alla vita in mezzo a tutta quella buia morte…
P. S.: Ecco le tre poesie di Giuseppe Ungaretti:
Soldati
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Fratelli
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
Veglia
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere d’amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque, edizioni Mondadori Edizioni Editore. A voice from apart.