Curiosità

Perché si dice “mannaggia”? L’origine e il significato dell’espressione

Perché si dice “mannaggia”?

È un’interiezione, diffusa in tutta l’Italia centro-meridionale e usata come imprecazione contro qualcuno o qualcosa, nel significato di «sia maledetto», ma con valore meno grave (mannaggia la miseria!; mannaggia a te!); spesso può essere usata anche assolutamente, come esclamazione di sfogo o di disappunto.

Da un punto di vista etimologico deriva, per sincope, da un’altra interiezione, malannaggia «abbia il malanno» – di uso per lo più letterario: malannaggia la furia! (Manzoni); malannaggia l’anima tua! (Verga) -, a sua volta composta di malanno e aggia, con aggia che è la forma meridionale per abbia, congiuntivo di avere. Fra  le diverse attestazioni lessicografiche di area meridionale, particolarmente dettagliata è quella offerta da Andreoli nel suo Vocabolario napoletano-italiano (1887): «mannaggia, male o malanno abbia, maledetto sia, Malannaggia, che il popolo più volentieri dice Malannaggio, facendolo servire, come il napoletano, ad ambi i numeri e generi. – Mannaggia l’anema toja, i muorte tuoje, ed altre imprecazioni egualmente detestabili, Malanno abbia l’anima tua, e più comun. Accidenti all’anima ed anche all’animaccia tua, ecc. – Mannaggia quanno me nzuraje, e simili, Maledetto quando mi ammogliai, Accidenti a quando presi moglie, ed anche Maledetto sia quando ecc.

Come poi c’è a Napoli chi dice Mannaje per non dir Mannaggia, così a Firenze dicono Maledeggio invece di maledetto, Accidempoli e Arciprete in cambio di Accidenti, e la loro coscienza è tranquilla».

Fonte: Treccani

Anche l’Accademia della Crusca conferma tale origine: “Intorno all’origine e ai tempi, modi e luoghi della diffusione della parola   un’esclamazione che può ricorrere da sola (“Mannaggia!”) o concorrere a formarne altre (“Mannaggia a te!”, “Mannaggia (al)la miseria!”) con lo stesso, ben noto significato di accidenti! –, i vocabolari generali, storici ed etimologici danno indicazioni diverse, talvolta contrastanti.

Una prima ipotesi è che sia una voce di origine meridionale, derivata dalla fusione (tecnicamente, l’univerbazione) di tre parole distinte: mal(e) n(e) aggia (equivalente meridionale di abbia); una seconda ipotesi è che sia la forma ridotta per sincope (cioè per perdita di una sequenza fonica interna) della parola malannaggia, anch’essa ritenuta di provenienza meridionale, nata a sua volta dal tamponamento di malanno ‘anno cattivo’ e aggia ‘abbia’ (dunque significante, letteralmente, ‘abbia un malanno’)”.

Fonte: Accademia della Crusca

Curiosità

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio