Perché si dice “giorni della merla”? L’origine e il significato dell’espressione

Sapete perché si dice “giorni della merla”?
Innanzitutto spieghiamo cosa sono: l’espressione si riferisce agli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31) e secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell’anno. Dunque manca pochissimo ai giorni della merla di questo 2025.
L’origine di questa espressione non è certa e sono nate diverse leggende per spiegarla.
Una delle più note racconta che, in passato, i merli avevano piume bianche. Una merla, per sfuggire al freddo pungente di fine gennaio, si rifugiò con i suoi piccoli in un comignolo. Dopo tre giorni, uscì con le piume annerite dalla fuliggine, e da allora tutti i merli divennero neri.
Un’altra leggenda narra di una merla che, stanca dei continui dispetti di gennaio, decise di fare provviste e restare nascosta per tutto il mese, che allora aveva 28 giorni. L’ultimo giorno uscì cantando, pensando di aver ingannato gennaio. Offeso, gennaio chiese tre giorni in prestito a febbraio e scatenò una forte ondata di freddo. La merla si rifugiò in un camino e ne uscì con le piume nere.
Esistono anche spiegazioni alternative. Secondo una di queste, durante un inverno particolarmente rigido, si attese che il fiume Po gelasse per trasportare un cannone chiamato “la Merla” da una riva all’altra. Un’altra versione parla di una nobildonna di nome De Merli che attraversò il Po ghiacciato per raggiungere il marito.
Oltre alle leggende, c’è una credenza popolare legata a questi giorni: se i “giorni della merla” sono freddi, la primavera sarà bella e in anticipo; se sono miti, la primavera tarderà ad arrivare.
Fonti: Corriere della Sera, Messaggero, Sky TG24, Sololibri