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“La fortezza di Dio” di Daniele Cellamare: recensione libro

“La fortezza di Dio”, di Daniele Cellamare, è un romanzo storico che si legge quasi con avidità e con una curiosità crescente la quale ci fa aggrappare alle pagine con tenacia, desiderosi di conoscere il colpo di scena successivo e le sorprese, non banali né scontate, riservateci dall’autore.

È un libro il quale non solo apre a innumerevoli scenari diversi da quelli a cui siamo stati abituati, ma che invita a guardare le cose sotto un altro punto di vista, suggerendo risposte a quesiti difficili. In realtà, ci poniamo ancora più domande perché i temi trattati sono alla base degli interrogativi che forse tutti/e, credenti e non, ci poniamo continuamente.

Siamo nel XII secolo. Pierre è un giovane scalpellino che lavora alla chiesa di Saint-Lazare e il cui maestro Gislebertus introduce alle correnti eretiche. Accusato ingiustamente di omicidio, Pierre è costretto a fuggire. Entra a far parte della Povera Milizia di Cristo, l’ordine dei primi monaci guerrieri divenuti poi famosi con il nome di Templari. Inviato in Terra Santa, viene a contatto con gli eretici Cainiti.

In possesso del Vangelo di Giuda, documento fondamentale in quanto rivelatore di segreti conosciuti dall’apostolo traditore di Gesù, decide di tornare in Francia per nascondere il prezioso testo. Perseguitato dal malvagio Bernardo da Chiaravalle, la vita di Pierre diventa un continuo fuggire per nascondersi ed evitare di cadere nelle mani di costui e di perdere il vangelo di Giuda. In un susseguirsi di azioni imprevedibili, l’autore ci conduce al finale, non scontato, lasciandoci in balìa delle nostre emozioni e con il desiderio ancora più forte di conoscere la verità.

Un thriller storico appassionante

“La fortezza di Dio” narra una storia intrigante e ben costruita, un vero e proprio thriller dalla trama avvincente, accompagnato da una scrittura scorrevole e trainante. L’ambientazione della vicenda e i ricchi dettagli evidenziano una profonda e precisa conoscenza dei fatti storici, opera di un lavoro importante da parte dell’autore. Tra fatti realmente accaduti, e altri frutto della fantasia dello scrittore, il romanzo prende vita sotto gli occhi di chi si addentra nella vicenda.

Leggere questo libro permette di immergersi in una realtà lontana da noi e vicinissima alla nostra esigenza di capire. Le domande che non abbiamo il coraggio di fare ad alta voce, le possibili risposte celate tra le righe, le avventure vissute da Pierre, i personaggi reali inseriti dall’autore nel libro, ogni fatto apparentemente secondario aumenta la nostra sete di sapere, ardendo dentro di noi e risvegliando quei dubbi, ben nascosti nella nostra mente, che abbiamo sempre avvertito come pericolosi perché così ci è stato “imposto”.

Con grande maestria, l’autore pone alla nostra attenzione una storia costruita in maniera egregia. I reali fatti storici si mischiano, sapientemente, alla fantasia. Il ritmo incalzante tiene viva l’attesa e non delude le aspettative.

Una penna fine ed elegante, quella di Cellamare, dai risvolti inaspettati. E l’interesse non si ferma alla storia narrata. Chi legge avrà sicuramente il desiderio di approfondire fatti e personaggi, divenendo così, la lettura, motivo di ricerca e di studio personale.

Daniele Cellamare è stato docente presso la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza di Roma e presso il Centro Alti Studi per la Difesa. È stato direttore dell’Istituto Studi Ricerche e Informazioni della Difesa. Ha collaborato con testate nazionali e straniere. È consulente per le attività culturali dell’Agenzia Generale Treccani di Roma. Ha pubblicato diversi romanzi storici.

 

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“La fortezza di Dio” di Daniele Cellamare, Les Flaneurs Edizioni  Vivere leggendo

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